Salute sessuale, inaccessibile per la metà delle donne. Rapporto Unfpa

Mercoledì 17 presentazione in Senato dello studio "Vite interconnesse", sulle disuguaglianze nella salute e nei diritti sessuali e riproduttivi. La libertà di scelta sul proprio corpo è una realtà solo per una donna su due nel mondo

Salute sessuale, inaccessibile per la metà delle donne. Rapporto Unfpa

Sono ancora troppe le persone che non hanno accesso alle informazioni e ai servizi di salute sessuale e riproduttiva nel mondo: è il dato che emerge dal rapporto del Fondo dell'Onu per la popolazione (Unfpa) che sarà presentato dall'Associazione italiana donne per lo sviluppo (Aidos) domani a Roma, al Senato.

Lo studio, intitolato 'Vite interconnesse, intrecci di speranza: porre fine alle disuguaglianze nella salute e nei diritti sessuali e riproduttivi', fa il punto sulla situazione a livello globale. Uno degli spunti è la ricorrenza dei 30 anni dalla Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo, che si tenne al Cairo nel 1994.

"Attraverso dati aggiornati e storie di vita", sottolinea Aidos in una nota, "viene fornita l'attuale fotografia della condizione di accesso alle informazioni e ai servizi, essenziali per garantire salute e diritti sessuali e riproduttivi a tutte le persone". Secondo l'Associazione, "la libertà di scelta sul proprio corpo è infatti una realtà solo per una donna su due nel mondo".

Nel comunicato si riferisce che "nel rapporto vengono indagate le differenze di potere e di opportunità legate a una serie di fattori sociali, quali il genere, la classe e la razzializzazione, che limitano fortemente le opportunità e le scelte di vita delle persone". Secondo Aidos, "in un mondo che ha a disposizione ricchezza e soluzioni sicure, tali disparità suggeriscono una carenza di volontà e non una mancanza di progresso o risorse".

Nella nota si legge ancora: "Nell'indagine non si manca di sottolineare come le crisi umanitarie, i numerosi conflitti e i cambiamenti climatici stiano avendo un impatto sproporzionato su donne e ragazze, persone Lgbtqia+, persone con disabilità, persone anziane e adolescenti, dal momento che la salute sessuale e riproduttiva, nonché la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, rimangono i settori meno finanziati e monitorati negli interventi umanitari".

La presentazione del rapporto è in programma alle 10, nella sala Caduti di Nassiriya. Interverranno la senatrice Cecilia D'Elia, Massimo Diana, di Unfpa, Elena Ambrosetti, dell'Università La Sapienza di Roma, e Maria Grazia Panunzi, di Aidos. A coordinare l'incontro Vincenzo Giardina, dell'agenzia di stampa Dire.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)