Striscia di Gaza: Roma, atterrato ieri sera terzo volo umanitario con i bambini feriti

È atterrato, nella prima serata di ieri, all’aeroporto militare di Roma Ciampino, un C-130 dell’Aeronautica militare con a bordo 45 persone provenienti da Gaza, di cui 14 bambini e 8 adulti bisognosi di cure mediche, 22 accompagnatori, che vanno ad aggiungersi alle 111 già arrivate in precedenza. 

Striscia di Gaza: Roma, atterrato ieri sera terzo volo umanitario con i bambini feriti

Si tratta del terzo volo umanitario di questo tipo promosso dall’Italia. Il primo risale alla fine di gennaio, seguito poi da un secondo volo e da un viaggio via mare con la nave Vulcano della Marina militare italiana. I bambini saranno tutti ricoverati negli ospedali Santobono di Napoli, Meyer di Firenze, Gaslini di Genova, Sant’Andrea di Roma, Niguarda di Milano, Rizzoli di Bologna e Bambin Gesù di Roma. Ad accogliere i bambini a Ciampino c’era, insieme al generale Francesco Paolo Figliuolo e al Governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca, anche padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, tra gli ispiratori e promotori di questa iniziativa umanitaria. È stata l’occasione, racconta al Sir il frate di origini egiziane, “di incontrare anche i bambini di Gaza e i loro accompagnatori che avevo accolto insieme al ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, a fine gennaio e ad inizio febbraio. Li ho rivisti con gioia e con ancora più gioia ho visto i loro occhi più sereni. Per alcuni di loro le ferite sono state curate e spesso guarite, per altri le amputazioni e le schegge sono segni dolorosi dei loro corpi e che li accompagneranno per tutta la vita. I loro traumi, visibili e invisibili, sono alleggeriti dalle cure amorevoli dei medici e degli operatori sanitari italiani”.

Il racconto di padre Faltas si arricchisce di particolari che mostrano come “la generosità e il cuore dell’Italia e degli italiani abbiano dato fiducia e speranza nel futuro a questi bambini. Hanno imparato piccole frasi in italiano che provocano i sorrisi soddisfatti e orgogliosi degli adulti. Chiedono solo di riunirsi al resto della famiglia rimasta a Gaza: ho affidato questo loro desiderio ai Cuori misericordiosi di Gesù e Maria”. Tanto è stato fatto ma padre Ibrahim lancia un appello per “chiedere ancora più impegno nella ricerca del bene prezioso della pace. Lo chiede Papa Francesco con i suoi incessanti appelli. Siamo tutti coinvolti e responsabili perché la pace chiede il coraggio di superare ogni difficoltà, ogni incomprensione, ogni ostacolo”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)