Troppe famiglie con figli non possono permettersi una vacanza

Con la fine dell’emergenza sono tornati a crescere i viaggi per turismo. Ma una famiglia su tre è non dispone delle risorse necessarie per trascorrere una settimana lontano da casa

Troppe famiglie con figli non possono permettersi una vacanza

Crescono le presenze turistiche nella prima metà del 2023. Grazie all’uscita dall’emergenza Covid, prosegue la tendenza emersa lo scorso anno, con l‘aumento dei viaggi per turismo. Nel 2022 si era già registrata una tendenza analoga, anche se la quota di persone residenti in Italia che erano state in vacanza in quell’anno non aveva ancora raggiunto i livelli pre-pandemici. A ricordarlo è un dossier dell’Osservatorio povertà educativa, realizzato dalla Fondazione Openpolis insieme all’impresa sociale Con i Bambini, che sottolinea come la questione vacanze non riguardi soltanto lo sviluppo del comparto turistico. Tocca direttamente anche la condizione di bambini e famiglie – rimarca Openpolis – che in Italia non possono permettersi una vacanza in oltre un caso su 3. La quota di nuclei che nel 2021 ha rinunciato alle ferie sale addirittura a 1 su 2 in presenza di almeno tre figli.

La vacanza può essere un’opportunità formativa per il minore.

Per bambini e ragazzi viaggiare con la propria famiglia e con i coetanei, trascorrendo alcuni giorni lontano da casa, può essere anche un’importante esperienza formativa, si legge nel dossier. Ciò a maggior ragione in questi anni di emergenza Covid, in cui le restrizioni dovute alla pandemia hanno limitato la possibilità delle scuole di effettuare gite, visite a musei e altre esperienze culturali, ludiche, sociali ed educative. Acuendo di fatto il divario tra chi ha alle spalle una famiglia che può permettersi questo tipo di opportunità e chi no. Tra le famiglie con figli minori, un terzo non può permettersi una settimana di vacanza lontano da casa. La quota sale al 50% se nel nucleo vivono tre o più bambini.

Nel 2021 le famiglie con un solo genitore hanno dovuto rinunciare alle vacanze nel 42,7% dei casi. Così come una coppia su 3 tra quelle con almeno un figlio (33,5%). Per avere un termine di paragone, nelle coppie adulte senza figli la quota si attesta al 28,4%. E sebbene la quota di famiglie con figli che rinunciano alle ferie sia in diversi casi inferiore alla media nazionale (38,1%) vanno sempre tenute presenti alcune raccomandazioni, anche della letteratura internazionale, nell’approcciare questo tipo di dati. Il rischio di una sottostima, specialmente per i nuclei familiari dove vivono dei bambini, non va sottovalutato, chiarisce Openpolis.

Famiglie e bambini senza vacanza durante la pandemia

Tra 2019 e 2020, la quota di famiglie con figli minori che non avevano potuto permettersi una vacanza lontano da casa sembrava essere diminuita, seppure in modo asimmetrico. Un calo riscontrabile tanto tra le coppie con figli piccoli (dal 37,1% al 30,4%), quanto tra i nuclei monogenitoriali, dove era calata di quasi 10 punti: da 48,7% a 39,3%. Nel 2021 si rilevano segnali di crescita delle famiglie con bambini a carico che hanno dichiarato di non potersi permettere una vacanza. Parliamo di circa un terzo delle coppie con figli minori (33,5%) e del 42,7% dei nuclei con un solo genitore. In entrambi i casi, circa 3 punti percentuali in più dell’anno precedente, a fronte di una crescita media che appare più contenuta (+1,1 punti, dal 37% del 2020 al 38,1% del 2021).

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)