Ucraina, Soleterre: “Due bambini morti a Kiev. I diritti dei più piccoli continuano ad essere calpestati”

Oggi si celebra la Giornata Internazionale del Bambino. Soleterre ha inaugurato il nuovo centro "Unbroken Kids" per la cura e la riabilitazione fisica e psicologica di 954 pazienti pediatrici con ferite di guerra presso il Saint Nicholas Hospital di Leopoli, Damiano Rizzi: “Bambini e adolescenti con amputazioni, lacerazioni importanti, disabilità neuro-motorie necessitano di assistenza continuativa nel tempo. Non li lasceremo soli”

Ucraina, Soleterre: “Due bambini morti a Kiev. I diritti dei più piccoli continuano ad essere calpestati”

“Oggi si celebra la Giornata Internazionale del Bambino, istituita per puntare la luce dei riflettori sulle tante violenze che l'infanzia subisce. Eppure, la dignità e i diritti dei più piccoli continuano, ancora oggi, ad essere calpestati e negati. Questa notte, a Kiev, due bambini sono morti in seguito ad un attacco aereo: soprusi che vanno al di là di ogni normalità, di ogni logica, perpetrati ai danni di vite innocenti”. E’ quanto dichiara Damiano Rizzi, presidente di Fondazione Soleterre e psicoterapeuta dell’età evolutiva. Che aggiunge: “L’infanzia è ancora minacciata da conflitti e guerre. Lo vediamo, purtroppo, tutti i giorni, in Ucraina – e non solo -, nei centri e negli ospedali dove Fondazione Soleterre offre supporto psicologico ai minori traumatizzati dai segni indelebili che lascia la guerra. Ecco perché, ieri, abbiamo inaugurato il nuovo centro ‘Unbroken Kids’ per la cura e la riabilitazione fisica e psicologica di 954 pazienti pediatrici con ferite di guerra presso il Saint Nicholas Hospital di Leopoli, con la speranza che possa rimanere nel tempo, anche quando il conflitto sarà finito”.

“Bambini, bambine e adolescenti con amputazioni, lacerazioni importanti, disabilità neuro-motorie necessitano di assistenza continuativa nel tempo. Soleterre non li lascerà soli, sarà al loro fianco per i prossimi anni per provare ad alleviare i traumi fisici e psicologici che la guerra ha comportato per un’intera generazione. C’è ancora molto lavoro da fare; ci auguriamo che la capacità ricettiva arrivi ad ospitare il doppio dei pazienti pediatrici di oggi grazie agli aiuti, che speriamo arrivino anche dalle istituzioni sia a livello centrale che locale”, conclude Rizzi.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)