Una laurea per Giulia

Venerdì 2 febbraio, l'Università di Padova ha assegnato a Giulia Cecchettin la laurea alle memoria in Ingegneria biomedica. «Io però non riesco ad essere felice – sono le parole di Gino Cecchettin – Il conferimento di laurea che avevo in mente fino aveva poche settimane fa aveva come protagonista una ragazza stupenda, che non vedeva l’ora di indossare la sudata e meritata corona d’alloro». 

Una laurea per Giulia

Oggi, venerdì 2 febbraio, a Padova è di nuovo il giorno delle emozioni e del dolore composto: non solo per la famiglia Cecchettin ma anche per le tante persone che in tutta Italia hanno amato il sorriso di questa ragazza, la sua forza di volontà e i suoi valori, hanno pianto per il terribile crimine che ha spento la sua vita terrena.

A meno di due mesi dal funerale nella basilica di Santa Giustina, l’Università di Padova ha infatti ufficialmente assegnato la laurea alla memoria in Ingegneria biomedica alla studentessa, che aveva già completato gli esami e avrebbe dovuto sostenere la tesi pochi giorni dopo essere uccisa dall’ex fidanzato. Una cerimonia asciutta e toccante che ha commosso le centinaia di persone presenti in un’Aula Magna particolarmente gremita, con troupe e giornalisti provenienti da tutta Italia.

«Mai, come in occasione del terribile femminicidio di Giulia, il concetto di comunità, parlando della nostra Università, si è fatto concreto, si poteva toccare con mano», ha detto durante il suo intervento la rettrice Daniela Mapelli. Che poi ha aggiunto: «È con grande pudore che provo a chiedere a tutte e a tutti, oggi, in questo momento così denso di emozioni, di provare a regalare a Giulia un sorriso. Oggi consegniamo agli affetti più cari la sua laurea, ottenuta con grande determinazione. Oggi vogliamo, o almeno proviamo a farlo, festeggiare la laurea della nostra studentessa Giulia Cecchettin».

ELW_8719

Alla cerimonia è intervenuta anche la famiglia di Giulia, che ha ringraziato l’Ateneo e i professori. «Io però non riesco ad essere felice – ha proseguito Gino Cecchettin –. Il conferimento di laurea che avevo in mente fino aveva poche settimane fa aveva come protagonista una ragazza stupenda, che non vedeva l’ora di indossare la sudata e meritata corona d’alloro. Non vi nascondo che anch’io mi sono chiesto più volte che senso avesse questa cerimonia; ho pensato e ripensato a cosa potesse servire. Poi come sempre la risposta è venuta pensandoo alla mia amata figlia: penso che onorare nel migliore dei modi la conclusione del percorso accademico sia un atto d’amore nei suoi confronti».

La ragazza teneva molto agli studi e si vedeva già proiettata nel futuro; pur avendo scelto ingegneria soprattutto per i suoi sbocchi lavorativi – amava infatti moltissimo la letteratura e il disegno – alla fine Giulia vi si era molto appassionata, trovando il modo di esprimere attraverso le professionalità acuisite la sua innata empatia e l’amore per le persone: nel 2023, dopo la morte per malattia della madre, per arrivare a laurearsi aveva superato 11 esami, preparando una tesi brillante sullo stato dell’arte dello sviluppo di biomateriali per la ricostruzione chirurgica e la rigenerazione dei tessuti tracheali.

Alla cerimonia sono intervenuti tra gli altri il ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, mentre il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha affidato il suo saluto a una lettera. Tante anche le iniziative per ricordare Giulia, alla quale è stata dedicata anche un’aula dipartimento di Ingegneria dell’informazione: corsi di formazione contro la violenza e per l’equità e l’inclusione, ma anche borse di studio e dei premi di laurea intitolati alla sua memoria, in collaborazione con associazioni del territorio. Nella speranza che, soprattutto attraverso la formazione e l’educazione delle nuove generazioni, tali efferati delitti si ripetano più.

Credit delle foto:  Alessandra Lazzarotto - Università di Padova

Pubblico dominio
Parole chiave: giulia cecchettin (3), laurea (4), padova (503), università di padova (10)