Vaccini e disabilità, Speranza risponde a Fish. E promette priorità a tutti i “gravi”

Il ministro risponde alle sollecitazioni della federazione: “Una volta completata la vaccinazione del personale sanitario, del personale operante e degli ospiti nelle Rsa e delle persone con età superiore agli 80 anni, si procederà a dare priorità ad alcune categorie di cittadini affetti da specifiche patologie valutate come particolarmente critiche”

Vaccini e disabilità, Speranza risponde a Fish. E promette priorità a tutti i “gravi”

“Una volta completata la vaccinazione del personale sanitario, del personale operante e degli ospiti nelle strutture residenziali assistite e delle persone con età superiore agli 80 anni, nell’ottica di rispetto di principi di equità e di protezione della fragilità, si procederà a dare priorità ad alcune categorie di cittadini affetti da specifiche patologie valutate come particolarmente critiche”: così assicura e rassicura il ministro Speranza, rispondendo alle diverse sollecitazioni di Fish, che a più riprese aveva chiesto che fosse riconosciuta alle persone con disabilità una priorità d'accesso alla vaccinazione anti-Covid. Ora, di fatto, il ministero della Salute riconosce che “ai soggetti affetti da disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica corrispondenti ai portatori di handicap gravi ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, in quanto riconosciute situazioni di gravità si determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”.

La Fish aveva denunciato che la maggior parte delle persone con disabilità rischiavano di rimanere esclusi dalle prime fasi dell’attuazione del programma vaccinali, in cui non rientravano “buona parte di coloro che non sono ricoverati nelle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) o nelle residenze sanitarie per disabili (Rsd)”. Proprio le persone che “a prescindere dalla loro condizione di salute sono tra le più a rischio di essere contagiate e al tempo stesso di contagiarne altre; data l’impossibilità, appunto, di assicurare il distanziamento fisico», si leggeva nell’ultima lettera inviata al Ministero della Salute: «non ci può certo andare bene, come Fish, che la soluzione resa nota dalle istituzioni sia quella di categorizzare o dividere per patologie la disabilità, Mentre il percorso vaccinale va avanti – scriveva Fish - non possiamo accettare che la modalità di somministrazione sia quella di fare figli e figliastri tra persone con diversi tipi di disabilità”.

Ora, la risposta del ministero riaccende la speranza, nel momento in cui, come pure segnalato e denunciato da Fish, ogni regione sta gestendo in maniera differente la somministrazione dei vaccini, producendo una differenziazione per patologie che sta generando una “incresciosa, triste e antidemocratica guerra tra poveri”. E' di oggi la notizia, per esempio, che la regione Lazio, per prima, sta avviando le vaccinazioni per tutte le persone con disabilità gravissime tra cui autismo e ritardo mentale gravi. E proprio su questa eterogeneità la Fish torna a chiedere chiarezza, perché “gli enti locali stanno procedendo in ordine sparso, senza attenersi strettamente alle indicazioni ministeriali – scrive Fish - Basti pensare all’esempio di alcune regioni, dove si riconoscono come persone che hanno la priorità nella vaccinazione soltanto quelli affetti da disabilità gravissime, che versano, cioè, in uno stato di coma, vegetativo, che siano dipendenti da ventilazione meccanica assistita che, in altre parole, siano in condizione di dipendenza vitale che necessiti di assistenza continuativa e monitoraggio 24 ore su 24, 7 giorni su 7.  Ad altre regioni, come la Sardegna, in cui la vaccinazione di disabili, malati cronici e non autosufficienti è stata rimandata per mancanza di vaccini. Oppure alla Campania, dove si è rimasti alle dichiarazioni di intenti: «bisogna garantire la priorità nella vaccinazione anti-Covid alle categorie più deboli, ma per ora nessun calendario”. Ed è per questo che la Fish, oggi, è tornata a chiedere chiarimenti sui vaccini; stavolta, chiedendo alle regioni di adeguarsi ai dettami ministeriali. 

Chiara Ludovisi

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)