Gmg 2023. Don Ciotti alla Festa degli Italiani sprona i giovani padovani: “Auguriamoci un mondo in cui l’amore sia inseparabile dalla giustizia»

Nel mezzo dell’emozionante immersione nella Chiesa universale, ad ogni GMG la Festa degli Italiani è l’occasione per respirare un po’ d’aria di casa, per sentire l’abbraccio dei giovani che condividono la stessa fede negli stessi ambienti.

Gmg 2023. Don Ciotti alla Festa degli Italiani sprona i giovani padovani: “Auguriamoci un mondo in cui l’amore sia inseparabile dalla giustizia»

Preghiere, testimonianze, musica i consueti ingredienti. La fatica degli spostamenti, le attese, i tempi tecnici per il deflusso dal Passeio Marítimo de Algés gli altri elementi irrinunciabili. Ma fa parte delle regole del gioco. Come direbbe qualcuno, alle GMG, i disagi non sono un “bug”, ma fanno parte del pacchetto.

«Della festa degli italiani», racconta Nicola Sarandin, «mi sono rimaste impresse le testimonianze degli ospiti, che hanno dato principalmente come insegnamento quello dell’aiuto al prossimo. È giusto mettersi a disposizione degli altri fin da subito, senza perdere tempo». Alessandro Paccagnella di Montà cita in particolare don Luigi Ciotti: «Mi ha colpito la sua forza, nonostante l’età, e il suo volerci ricordare di “Diffidare di chi parla di voi e non parla con voi”». Sorella Francesca Vinciarelli delle discepole del Vangelo, con il suo gruppo dei “Nomadi” qui alla GMG, rimarca come l’intervento di don Ciotti sia stato «molto forte e appassionato, capace di incalzare i giovani su tanti aspetti, specie quando ha detto che “Dio ci dà appuntamento nei nostri dubbi”. Penso che sia un invito proprio a non mollare i dubbi e le domande che a volte ci assillano, perché sono quelle che ci possono portare un po’ più in là dei nostri schemi, dei nostri progetti, delle aspettative che ci facciamo e che poi ci conducono avanti come giovani cristiani».

Maria, 25 anni, aggiunge: «Nel suo discorso don Ciotti ha ripreso tutti i temi che mi stanno a cuore, e che mi sono stati a cuore come studentessa e come membro della commissione Azione Cattolica – Libera. Mi ha fatto piacere come la Chiesa abbia voluto ancora una volta coinvolgere questa persona, figura sì di Chiesa ma anche molto schierata nella sua lotta per la giustizia sociale e la lotta alla mafia. Nel suo intervento mi ha colpito una frase che penso riassuma un po’ quello che è il mio pensiero, quello che vorrei fosse il mio stile di vita di sempre: “Auguriamoci un mondo in cui l’amore sia inseparabile dal sentimento di giustizia”».

«Di don Ciotti mi è rimasto impresso il suo invito alla radicalità – conclude Davide di Sarmeola – il suo voler prendere posizione per dare forza e spinta ai nostri desideri e ai nostri sogni. Talvolta siamo colpiti dall’ignavia, mentre invece dovremmo spingere un po’ di più e prendere posizioni più nette e radicali».

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