Gmg 2023. Papa Francesco ai giovani nella messa finale: «Non abbiate paura, non temete»

“È bello quanto abbiamo sperimentato con Gesù, ciò che abbiamo vissuto insieme e come abbiamo pregato. Ma, dopo queste giornate di grazia, ci chiediamo: cosa portiamo con noi ritornando nella valle della vita quotidiana?”. 

Gmg 2023. Papa Francesco ai giovani nella messa finale: «Non abbiate paura, non temete»

A chiederlo ai giovani è stato il Papa, nell’omelia della Messa finale della Gmg. “Brillare, ascoltare, non temere”, la risposta. “Anche noi oggi abbiamo bisogno di qualche lampo di luce per affrontare le oscurità della vita”, ha detto a braccio: “Abbiamo bisogno della luce di Gesù, perché lui è la luce che non si spegne anche di notte. Sempre possiamo andare avanti con la luce del Signore”. “Diventiamo luminosi non mettendoci sotto i riflettori, quando mostriamo un’immagine perfetta”, ha spiegato Francesco: “possiamo essere forti e vincenti, ma non luminosi. Diventiamo luminosi quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come lui. Accogliendo Gesù, questo ti porta a essere luminoso, un’opera di amore. Tu sarai luminoso il giorno in cui sarai interprete d’amore”. “Se diventiamo egoisti, lì la luce si spegne”, il monito sempre fuori testo del Papa.

“Sul monte una nube luminosa ha avvolto i discepoli: ‘questo è il mio figlio amato, ascoltatelo’. È tutto qui, tutto quello che c’è da fare nella vita sta in questa parola: ascoltare Gesù”. “Tutto il segreto è questo: ascoltare quello che Gesù mi dice”, ha sintetizzato Francesco: “Gesù rivela che Dio che è padre e ci insegna le vie dell’amore. Ascoltare Gesù: perché possiamo intraprendere cammini che sembrano d’amore, ma sono egoismi mascherati da amore”. “State attenti alle forme di egoismo mascherate d’amore!”, il monito del Papa.

Il Papa ha concluso la sua omelia per la Messa finale della Gmg al Parque Tejo di Lisbona indirizzando parole di speranza a ciascuno dei giovani – un milione e mezzo da ieri sera – presenti nel parco che si affaccia sul fiume Tago. “Non avere paura, non temere: è una parola che nella Bibbia si ripete spesso”, ha sottolineato Francesco a braccio: “Sono le ultime parole che nella Trasfigurazione Gesù pronuncia ai discepoli: non temete”. Poi le parole di speranza indirizzate a ciascuno: “A voi, giovani, che coltivate sogni grandi ma spesso offuscati dal timore di non vederli realizzati; a voi, giovani, che a volte pensate di non farcela; a voi, giovani, tentati in questo tempo di scoraggiarvi, di giudicarvi inadeguati o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso; a voi, giovani, che volete cambiare il mondo e lottate per la giustizia e per la pace; a voi, giovani, che ci mettete impegno e fantasia ma vi sembra che non bastino; a voi, giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia; a voi, giovani, che siete il presente e il futuro; sì, proprio a voi, giovani, Gesù dice: ‘Non temete!’. In un momento di silenzio ognuno ripeta a se stesso nel proprio cuore: ‘non abbiate paura’. “Carissimi giovani, vorrei guardare negli occhi ciascuno di voi e dirgli: non temere!”, le parole conclusive del Papa: “Ma vi dico una cosa molto più bella: Gesù stesso ora vi guarda, vi sta guardando, vi conosce, le gioie e le tristezze, i successi e i fallimenti, il cuore di ciascuno di voi E oggi vi dice, qui a Lisbona, in questa Gmg: ‘Non abbiate paura, non temete'”.

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Fonte: Sir