Nuovo lo stile, l'impegno di sempre

Ci abbiamo lavorato più di un anno, a questa nuova Difesa, anche grazie all’aiuto di tanti amici. Adesso, eccola arrivare. Fragile e imperfetta, con sempre qualcosa da mettere a posto, con sempre un obiettivo rimandato a domani: un giornale, specie un nuovo giornale, è un po’ come le nostre vite – quelle di chi lo scrive giorno dopo giorno, quelle di chi giorno dopo giorno lo legge – e proprio per questo lo sentiamo parte di noi. Poco alla volta miglioreremo, ma intanto è qui, tra le nostre mani. Fisico, concreto, da toccare, piegare, sfogliare.

Nuovo lo stile, l'impegno di sempre

Nel ripensare la Difesa, abbiamo cercato di renderla più accogliente
È scritta più in grande, con un’interlinea più ampia, con un diverso equilibrio tra testo e immagini. Le notizie, ormai, le vediamo scorrere a ogni ora sul telefono e ci scivolano via in un istante.
Un giornale, questo giornale, vorremmo che offrisse qualcosa di più: il piacere della lettura.

Ma la forma, da sola, non basta. Ecco perché abbiamo ripensato i suoi contenuti secondo alcune linee chiare, che ritrovate nel sommario.
Vorremmo raccontare tante storie, perché abbiamo bisogno nel nostro cammino di incontrare esperienze che ci arricchiscano: persone, comunità, progetti, sogni in cui immedesimarci.
Vorremmo offrire tante idee, perché questo mondo – da qualsiasi parte lo si guardi – è complesso da capire.
Vorremmo proporre fatti: quelli che conta davvero sapere, e spesso non li ritrovi nei telegiornali della sera.

Sopra ogni cosa, però, vorremmo far nostre le parole di papa Francesco.

«Lavorare nel settimanale diocesano – ha detto ricevendoci in udienza lo scorso dicembre – significa “sentire” in modo particolare con la chiesa locale, vivere la prossimità alla gente della città e dei paesi, e soprattutto leggere gli avvenimenti alla luce del vangelo e del magistero della chiesa».

A ben guardare, questo la Difesa ha sempre fatto nei suoi 110 anni di storia. E questo vogliamo continuare a fare.
Fedeli ai nostri valori, al nostro popolo, alla nostra chiesa.

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La nuova Difesa del popolo sarà presentata in occasione del tradizionale incontro del vescovo con i giornalisti per la festa del patrono san Francesco di Sales: l’appuntamento è in programma sabato 27 gennaio, dalle ore 10.30 alle 12.30, in Collegio Sacro (ingresso da piazza Duomo), a Padova.

La mattinata, dedicata al tema Orientarsi nel mondo “delle verità”, si aprirà con l’intervento del direttore della Difesa del popolo, Guglielmo Frezza (Difendere il popolo…110 anni dopo), quindi la parola passerà all’ospite, il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, a cui è stato chiesto di approfondire l’argomento che fa da filo conduttore all’incontro. Sarà il vescovo Claudio Cipolla a proporre quindi la riflessione conclusiva.

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