Uno strumento nelle mani del Signore. Lapo Biondo, 32 anni, riceve i sacramenti. Tra un mese si sposerà con Francesca

Lapo Biondo, 32 anni, riceve i sacramenti dell’iniziazione cristiana nella sua parrocchia, Santa Teresa di Gesù Bambino, nella Veglia Pasqua. Accanto a lui Francesca, la fidanzata, con cui si sposerà a maggio

Uno strumento nelle mani del Signore. Lapo Biondo, 32 anni, riceve i sacramenti. Tra un mese si sposerà con Francesca

«Non sono stato fulminato sulla via di Damasco come l’apostolo Paolo, ma ho scoperto il Signore e il suo messaggio di verità e di luce poco a poco, per gradi, grazie anche e soprattutto per il tramite delle persone che mi sono state vicine, la mia ragazza Francesca e la catechista Paola».

Spiega così il suo percorso di avvicinamento alle fede Lapo Biondo, 32 anni, della parrocchia di Santa Teresa di Gesù Bambino, alla Guizza, che nella Veglia pasquale riceverà i sacramenti dell’iniziazione cristiana – battesimo, cresima ed eucaristia – insieme ad altri catecumeni della comunità, due fratelli di 11 e 13 anni. Lapo racconta ancora: «Provengo da una famiglia laica, dove la vita spirituale non era vista come una necessità per realizzare pienamente se stessi. Io vivo con mia madre che, quando le ho manifestato la mia volontà di seguire il percorso del catecumenato, è rimasta piuttosto indifferente, anche perché comunque avevo già trent’anni. Ora accompagna con interesse questa strada che ho intrapreso». Non ci sono stati fatti, nella storia di Lapo, che abbiano cambiato d’improvviso la prospettiva nella vita spirituale: «Una vita normale, la mia, alla quale però mancava qualcosa che desse senso e completezza alla vita medesima». Un ruolo fondamentale nella via verso la fede di Lapo Biondo è svolto da Francesca, la sua fidanzata: «Siamo insieme da dodici anni, lei è credente e mi ha spinto con naturalezza a cercare il Signore, una strada fatta insieme e che si concretizzerà anche nel matrimonio cristiano, che completerà il nostro amore, il prossimo 21 maggio nella basilica del Carmine, la parrocchia di Francesca».

Una via straordinaria nell’ordinarietà, potremmo dire, quella di Lapo verso il catecumenato, accompagnata dall’amore per Francesca con la quale sta seguendo in questi mesi anche il corso per fidanzati. E Lapo tiene pure a precisare che «per nostra scelta personale non abbiamo convissuto in questi anni, proprio perché crediamo nel valore del sacramento del matrimonio». Dopo un primo discernimento personale, nell’agosto 2020 arriva per Lapo il momento di concretizzare il desiderio di conoscere il Signore, avviando così il suo cammino di catecumenato nella comunità cristiana di Santa Teresa – nell’unità pastorale alla Guizza – dove è stato accolto dal parroco, don Giuseppe Galiazzo, e dalla catechista che lo ha seguito fino a oggi. «Lapo è stato davvero una benedizione del Signore – racconta Paola Alfonsi – che mi ha fatto incontrare un animo gentile e disponibile, a dispetto di chi generalizza il pensiero che i giovani non sarebbero persone impegnate e desiderose di fare esperienze forti, questo giovane è l’esatta dimostrazione del contrario». Curioso e attento, con l’aiuto di Paola negli incontri di preparazione partendo dalla storia della Salvezza, Lapo ha scoperto pian piano Dio che parla ed interviene nella sua vita. «È la seconda volta che accompagno un adulto verso il battesimo ed è un percorso esigente anche per il catechista, perché sei chiamato a testimoniare concretamente il Vangelo». La pandemia non ha fermato il percorso catecumenale di Lapo, che con la puntualità e la continuità di chi è in ricerca si è incontrato frequentemente con Paola. «Mi auguro – conclude la catechista – che Lapo, insieme a Francesca possano, sempre mantenersi freschi e attenti, anche e soprattutto con la nuova famiglia che presto andranno a formare». Lapo, dopo il battesimo e l’entrata a pieno a titolo nella comunità cristiana, non intende certo fermarsi, con la domenica successiva alla Pasqua, quando deporrà la veste bianca ricevuta nella Veglia: «Nel prossimo futuro mi immagino e vedo come parte di una comunità, nella quale essere soggetto attivo, strumento nelle mani del Signore e nella quale far crescere spiritualmente la mia famiglia».

Battezzati

Sono una ventina gli adulti che durante la Veglia pasquale ricevono i sacramenti dell’iniziazione cristiana, battesimo, cresima ed eucaristia. Tre di loro in Cattedrale, per le mani del vescovo Claudio, gli altri nelle rispettive parrocchie. Anche una ventina di ragazzi catecumeni ricevono i sacramenti insieme ai loro compagni di gruppo: un giardino fiorito di neofiti colora la nostra Chiesa di Padova, nonostante la pandemia abbia rallentato la formazione. Per tutti loro, adulti e ragazzi, è proposto di ritrovarsi a celebrare i vespri di Pasqua con il vescovo in Cattedrale, domenica 17 (alle 17) con la loro veste bianca battesimale, per rendere grazie a Dio dei benefici ricevuti. Inizia la loro vita cristiana nel segno della preghiera e dell’abbandono in Dio.

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