Alto Vicentino - “Ci sto? Affare Fatica!”. Sporcandosi le mani, 240 ragazzi si sono presi cura del bene comune

Da qualche giorno, le sedute di cemento dell’anfiteatro del parco in località Prà Secco a Carrè sono colorate con i disegni dell’indimenticabile Keith Haring e al centro uno scritta “I love Carrè - I care” che rimanda al messaggio con cui don Milani ricorda l’importanza del prendersi a cuore il prossimo e il bene comune.

Alto Vicentino - “Ci sto? Affare Fatica!”. Sporcandosi le mani, 240 ragazzi si sono presi cura del bene comune

A Thiene, invece, sono state tinteggiate alcune classi della scuola media Bassani e sono state riqualificate alcune panchine del parcheggio del Bosco. Oppure a Zugliano è stata risistemata la piastra del campo da basket, con rifacimento linee del campo, tinteggiatura delle ringhiere e pulizia e verniciatura delle panchine del parco e del campo, con la raccolta dei rifiuti nella zona. Questi sono solo un paio dei tanti interventi messi in atto dall’azione collettiva “Ci sto? Affare Fatica!”, coordinata dalla cooperativa Radicà e che si è conclusa nell’Alto Vicentino il 28 luglio. Ben 240 ragazzi e ragazze, dai 14 ai 19 anni e residenti nei Comuni di Breganze, Carrè, Marano Vicentino, Sarcedo, Thiene, Zanè e Zugliano, per cinque settimane si sono presi cura del loro territorio, accompagnati da tutor e anche da 15 negozianti che nei diversi territori hanno dato la loro disponibilità di partecipare al progetto attraverso l’emissione dei buoni fatica. La gioia e la soddisfazione dei partecipanti permane anche nei racconti dei genitori: «I ragazzi si sentono parte di un grande progetto e ne sono fieri. Passare per il paese e sentire dire dal figlio: “vedi che bello? L’abbiamo riverniciato noi!” è motivo di grande orgoglio».

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