Arriva il vaccino per i giovani in servizio civile universale

Oltre 55 mila gli operatori volontari avviati in servizio con il bando 2020 (42 mila già in sevizio dal 20 luglio). Il capo dipartimento: "Circa la metà sarà impegnata in progetti per i quali la vaccinazione è essenziale". La richiesta alle strutture regionali di "rendere operativa l’indicazione"

Arriva il vaccino per i giovani in servizio civile universale

Arriva la vaccinazione anche per tutti i giovani dai 18 ai 29 anni che stanno svolgendo il Servizio civile universale. Lo ha comunicato, con una nota diffusa il 23 luglio, il Capo Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, cons. Marco De Giorgi, che fa riferimento ad una comunicazione della Struttura di supporto del Commissario per l’emergenza Covid-19 Francesco Figliuolo del 7 giugno scorso “affinché si giunga alla somministrazione del vaccino Anti Covid-19 ai volontari del servizio civile universale di cui alla legge n. 64/2001 e al decreto legislativo n. 40/2017”.

“La struttura commissariale – spiega De Giorgi -, sentito anche il Ministero della Salute, evidenzia, in tale nota, la necessità di ‘procedere, parallelamente, con la vaccinazione a favore dei Volontari del Servizio civile universale, anch’essi potenzialmente impiegabili, al pari delle organizzazioni di volontariato della Protezione Civile, in prima linea a supporto delle attività di contrasto e contenimento dell’emergenza epidemiologica da covid-19 in ambito sia nazionale sia internazionale’”.

“Sono più di 55.000 gli operatori volontari che saranno avviati in servizio complessivamente a seguito del bando ordinario 2020 (42.000 dei quali al 20 luglio scorso hanno già preso servizio); circa la metà di questi sarà impegnata in progetti per i quali la vaccinazione è essenziale, afferenti a programmi di intervento attivi nel settore dell’assistenza, in ambiti di azione riconducibili al ‘Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese’ e alla ‘Tutela del diritto alla salute per favorire l’accesso ai servizi e garantire l’autonomia e il benessere delle persone’, in strutture preposte all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria e dedicate alla ‘cura’ dei fragili”, ricorda ancora il Capo Dipartimento. E per questo “laddove le strutture regionali non abbiano già intrapreso o pianificato le attività di somministrazione dei vaccini per i volontari attualmente in servizio, o di prossimo impiego” De Giorgi chiede con urgenza di provvedere “a rendere operativa l’indicazione della struttura commissariale”.

Per i circa 700 volontari impegnati in progetti all’estero, prevalentemente in paesi extra UE, la vaccinazione dovrà avvenire possibilmente prima della partenza “per ragioni di sicurezza, oltre che per evitare che tali giovani debbano fare ritorno in Italia per sottoporsi alla seconda dose vaccinale, laddove prevista”.

Il Dipartimento, che proprio in vista delle vaccinazioni ha previsto 2 giorni di permessi straordinari per i giovani volontari, chiede agli Enti di segnalare “direttamente alle competenti strutture sanitarie i nominativi degli operatori volontari già in servizio, o di prossimo impiego, da sottoporre a vaccinazione, dopo aver acquisito il consenso degli stessi”. (FSp)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)