Dalla salute all'inclusione sociale, lo sport è presente in quasi tutti i programmi elettorali

Le principali forze politiche in corsa per le prossime elezioni hanno presente il valore dell'attività sportiva e prevedono un sostegno alle società e alle famiglie nei propri programmi elettorali. Fondamentale il collegamento tra riforma dello sport e del terzo settore

Dalla salute all'inclusione sociale, lo sport è presente in quasi tutti i programmi elettorali

Lo sport come strumento di salute, di benessere, di inclusione sociale, ma anche come risorsa lavorativa: è così che viene declinato l'impegno per lo sport nei programmi elettorali delle principali forze politiche. Nessun riferimento esplicito è contenuto nel documento del Movimento 5 Stelle, mentre uno spazio più o meno ampio viene dedicato all'attività sportiva dagli altri partiti. Vediamo nel dettaglio.

Pd, dalla riforma dello Sport a quella del Terzo settore

“Riteniamo necessaria un’armonizzazione delle nuove norme di Riforma dello Sport con il Codice del Terzo settore”: è quanto si legge nel programma del Partito Democratico, che evidenzia come “le nuove norme sullo sport rendono problematico per le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) l’adozione della qualifica di Ente di Terzo Settore (ETS)”. Non solo : il Pd pensa anche all'introduzione di “un diritto allo sport in Costituzione e un Ministero dello Sport che definisca politiche pubbliche per la promozione della cultura del movimento”. Dal punto di vista lavorativo, “vogliamo migliorare la riforma del lavoro sportivo, nel rispetto della sostenibilità e della tutela dei diritti di lavoratrici e lavoratori, stimolando percorsi orientati a favorire un miglior equilibrio di genere nella governance del mondo dello sport”. Mentre dal punto di vista della salute e del benessere, “intendiamo considerare l’attività motoria come un farmaco, prescrivibile dal medico di base e detraibile dalla dichiarazione dei redditi, e proporre voucher spendibili in attività sportiva per famiglie con Isee medio e basso e numerose”.

Fondamentale anche il rapporto tra attività sportiva e attività scolastica, per cui “vogliamo aumentare la proposta di sport nella scuola dell’infanzia e primaria con personale aggiuntivo specializzato, nella scuola media inferiore con proposta sportiva nel tempo prolungato, far ripartire i “Giochi della Gioventù”, favorire l’utilizzo delle palestre scolastiche in orario extra-curricolare o quando le scuole sono chiuse e sostenere lo sport universitario con progetti dual career”. Dal punto di vista economico, “vogliamo attrarre investimenti sullo sport attraverso defiscalizzazione e credito d’imposta”, mentre, dal punto di vista delle strutture, si pensa alla creazione di 'palestre a cielo aperto' nelle nostre città, promuovere una mobilità sostenibile con particolare attenzione alla sicurezza dei ciclisti, inserire un campo polifunzionale di quartiere in tutte le lottizzazioni future o interventi di ristrutturazione, recupero e messa norma delle esistenti”. Infine, come riportato nell'articolo relativo alla disabilità, “vogliamo istituire fondi per abbattere barriere architettoniche e sensoriali in scuole e impianti sportivi e sostenere l’acquisto di ausili da destinare a persone con disabilità, in particolare giovani, per avviarle alla pratica sportiva”.

Lega, defiscalizzazione dello sport e agevolazioni per Asd

Defiscalizzazione delle attività sportive, agevolazioni per le Asd e potenziamento dello sport a scuola: sono queste le linee d'intervento principali previste dalla Lega Nord nel capitolo del programma dedicato allo sport, inteso come “prevenzione, salute, rispetto, aggregazione e comunità”. Per quanto riguarda le associazioni sportive dilettantistiche, “dovrà essere previsto un corretto inquadramento giuridico-fiscale delle Società e Associazioni Sportive, la tutela dello sport dilettantistico e dello sport di base, anche per dare certezze operative ed evitare cospicui contenziosi per mancanza di riferimenti legislativi certi”. A questo scopo, si prevede anche un “intervento diretto sulle Amministrazioni comunali per abbassare i costi di esercizio ed utilizzo degli impianti sportivi pubblici” e la “detrazione d’imposta per le spese sostenute per iscrizione e abbonamento annuale dei ragazzi per la pratica dello sport”.

Rispetto invece al rapporto tra sport e scuola, si prevede “l'inserimento del laureato in scienze motorie nell’organico stabile dell'intero ciclo della scuola primaria”, mentre nelle scuole secondarie e nelle Università di tutto il territorio nazionale si pensa alla presenza di “associazioni sportive dilettantistiche scolastiche al fine di promuovere tornei, campionati per potenziare l’attività sportiva all’interno dell’orario scolastico”, anche “ripristinando i Giochi della Gioventù” e “l'istituzione di campionati scolastici specifici. Si inizierà da alcuni sport di squadra e/o individuali formativi (max 4, 5 sport).

Nell'ambito più generale della salute, del benessere e della “promozione di corretti stili di vita”, si prevede il “sostegno all'attività sportiva e le progettualità territoriali”, così come “visite mediche sportive gratuite nella scuola primaria”: Si pensa anche ad “accordi attraverso la conferenza Stato-Regioni per sostenere iniziative e progettualità regionali per permettere l’inserimento dell’attività Sportiva in campo sanitario e socio sanitario all’interno del sistema del Welfare Partecipato” e alls “detraibilità fiscale dell’abbonamento in palestra o in piscina da parte delle famiglie”, fino alla “prescrizione dell’esercizio fisico da parte dei medici di base” e alla “istituzione di un Bonus Sport, per incentivare le persone a svolgere esercizio fisico Incentivazione alle aziende per la realizzazione di palestre aziendali e decontribuzione del benefit palestra aziendale a favore dei dipendenti”.

Calenda e Renzi, “coordinamento tra riforma terzo settore e sport”

Il “completamento della riforma del Terzo settore e il coordinamento con lo sport” sono tra i punti del programma di Lista Azione – Italia Viva. “E' di fondamentale importanza coordinare le norme e favorire un dialogo tra i due diversi registri (Terzo Settore e sport), consentendo agli entri di accedere a nuove opportunità, finanziamenti e agevolazioni di vario tipo senza dover fare lo slalom tra burocrazia e norme settoriali.”. Riguardo lo sport, sono previsti altri tre impegni: primo, “rimodulare il regime fiscale considerando la pratica sportiva un'attività legata al benessere psico fisico delle persone, attraverso una maggiore defiscalizzazione. Rivedere la soglia di reddito, attualmente pari a 5 mila euro, superata la quale, a partire da gennaio, i collaboratori e le associazioni sportive dovranno pagare i contributi pensionistici”. Secondo, “incentivare il partenariato pubblico privato per la realizzazione di nuovi impianti sportivi. Terzo, “perseguire l'inclusione attraverso lo sport, aumentando o incentivando la costruzione di palestre per l'attività sportiva, assumendo laureati in scienze motorie per l'insegnamento e completando la riforma del lavoro sportivo”.

Il Centrodestra e il “sostegno allo sport”

Nel capitolo “Giovani, sport e sociale” del programma del Centrodestra, questi sono gli impegni previsti: primo, “sostegno allo sport quale strumento di crescita e integrazione sociale e promozione di stili di vita sani”. Secondo, “supporto e valorizzazione degli enti del Terzo settore e delle associazioni sportive dilettantistiche, nell'ottica del principio di sussidiarietà”. Terzo, “programma di investimento e potenziamento dell'impiantistica sportiva, anche scolastica e universitaria”. Quarto, “introduzione di borse di studio universitarie per meriti sportivi”.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)