Discriminazione razziale, Unhcr: “Il nostro impegno per denunciare e combattere”

Si celebra il 21 marzo la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale. Il messaggio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite Grandi: “Dobbiamo lavorare per un mondo che sia attivamente antirazzista”

Discriminazione razziale, Unhcr: “Il nostro impegno per denunciare e combattere”

Si celebra il 21 marzo, la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale. Questo il messaggio di Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati: “Nell’ultimo anno siamo stati testimoni dell’impatto micidiale della pandemia di Covid-19. Ma anche la piaga del razzismo ha devastato molte vite, con conseguenze tragiche. Attacchi violenti e mortali contro persone nere, asiatiche e indigene, un linguaggio tossico e atti razziali quotidiani e ripetuti hanno giustamente portato a confronti difficili – ma necessari – per riesaminare i pregiudizi, i privilegi, i modi in cui vediamo il mondo e, soprattutto, come agiamo. Dobbiamo cogliere questa opportunità per lavorare per un mondo che non sia solo contro il razzismo, ma che sia attivamente antirazzista”.
“Come Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati – prosegue Grandi - ho potuto vedere in prima persona come il razzismo e la discriminazione razziale siano una delle cause alla radice della persecuzione e della migrazione forzata. Lottare attivamente contro il razzismo e la discriminazione razziale potrà aiutare a prevenirla, oltre a ridurre la discriminazione e la stigmatizzazione che troppo spesso i rifugiati si trovano a dover affrontare nel proprio paese d’asilo. Se non riusciamo ad eliminare la discriminazione razziale persone innocenti continueranno ad essere costrette a fuggire e a temere per la propria vita. Ma oggi prendiamo coscienza non solo della necessità che altri agiscano. Dobbiamo tutti fermarci a riflettere su noi stessi, sulle organizzazioni per le quali lavoriamo e sulle nostre azioni. L’Unhcr sta facendo valutazioni al proprio interno per costruire una forza lavoro più diversificata e inclusiva nell’adempimento del proprio mandato di risposta ai bisogni delle persone costrette a fuggire e degli apolidi in tutto il mondo. Stiamo lavorando per diventare più consapevoli dei nostri pregiudizi inconsci e per eliminare la discriminazione, per diventare un’organizzazione più antirazzista e non discriminatoria. Questo è il mio impegno come Alto Commissario: assicurare che l’Unhcr sia un’organizzazione in cui non solo la diversità viene valorizzata, ma in cui ogni collega si senta preso in considerazione, ascoltato e rappresentato”.
“Quest’anno – conclude Grandi - , nella Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, chiedo a tutti noi di rinnovare il nostro impegno ad ascoltare, prendere posizione, denunciare e combattere attivamente il razzismo e la discriminazione razziale. Il razzismo e la discriminazione razziale contro chiunque di noi fa male a tutti noi”.

L’Unhcr ha pubblicato alcune linea guida su come affrontare il razzismo e la xenofobia, fornendo esempi pratici e buone pratiche per le operazioni in tutto il mondo. Il Global Compact sui Rifugiati pone la fine della discriminazione di qualsiasi tipo basata su razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica o di altro tipo, origine nazionale o sociale, proprietà, nascita, disabilità, età o altro status al centro dell’azione per prevenire la migrazione forzata e assicurare la coesistenza pacifica tra comunità di rifugiati e comunità ospitanti. Al fine di diventare un’organizzazione antirazzista e non discriminatoria, l’Unhcr ha commissionato una revisione interna indipendente per stabilire una linea di base e un piano d’azione e ha creato di un gruppo consultivo per l’inclusione, la diversità e l’equità composto da membri della forza lavoro provenienti da tutta l’organizzazione. Gli sforzi dell’Unhcr per affrontare e rispondere al razzismo e alla discriminazione razziale si concentrano sulle seguenti priorità: sostenere che i diritti umani di rifugiati, richiedenti asilo, sfollati interni, rimpatriati e apolidi devono essere garantiti senza discriminazione; sono essenziali leggi e politiche forti per combattere il razzismo, la xenofobia, ed i crimini e discorsi di odio; accesso alla giustizia e rimedi efficaci per le vittime del razzismo, della discriminazione razziale, della xenofobia, dei crimini di odio o dei discorsi di odio, e per far sì che i responsabili ne rispondano; inclusione delle persone sotto il suo mandato in tutte le attività di monitoraggio e raccolta di dati disaggregati che documentino la discriminazione razziale, il razzismo, la xenofobia, i crimini di odio e i discorsi di odio; promozione dell’istruzione sui diritti delle persone sotto il suo mandato e messaggi che incoraggiano l’inclusione, la diversità, l’empatia e la tolleranza; affermazione che ognuno possa svolgere un ruolo per prevenire e fermare il razzismo e la xenofobia che colpiscono i rifugiati, i richiedenti asilo, gli sfollati interni, i rimpatriati e gli apolidi.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)