Finire ad Auschwitz e non morire. Sylva Sabbadin, una dei tre ebrei padovani sopravvissuti al lager polacco

Al civico 93 di via Tiziano Aspetti, nel quartiere Arcella, la famiglia ebrea Sabbadini gestiva una gelateria, ma quando iniziarono a temere per le proprie vite, si trasferirono dal quartiere a nord di Padova a Vigodarzere, ospitati da una famiglia di contadini. Il 24 dicembre 1943 furono presi e deportati. Solo Sylva, al tempo quindicenne, e sua madre Ester Hammer sopravvissero nel campo di concentramento di Auschwitz. Loro furono due dei tre sopravvissuti degli ebrei padovani passati da Vo' Vecchio. Sylva ha raccontato la sua storia solo nel 2008, dopo oltre 60 anni di silenzio, ed è morta a 91 anni nel giugno 2019.

Finire ad Auschwitz e non morire. Sylva Sabbadin, una dei tre ebrei padovani sopravvissuti al lager polacco