Indimenticabile esperienza in barca a vela per i ragazzi con disabilità

Undici giovani con disabilità cognitiva dei centri diurni di Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano e Cusano Milanino hanno potuto navigare nel Tirreno e scoprire la bellezza del mare e della vita in barca. “Per loro un banco di prova importante”

Indimenticabile esperienza in barca a vela per i ragazzi con disabilità

Per undici giovani con disabilità cognitiva è stata un'esperienza bella e importante: hanno potuto navigare in barca a vela. "È stata una sfida importante che abbiamo deciso di cogliere con entusiasmo raccogliendo l'adesione e il sostegno di tutti i Comuni. Vedere il sorriso dei ragazzi al ritorno ha ripagato del lavoro svolto", dice Marco Caspani, coordinatore dei Centri Diurni Disabili di Insieme per il sociale, l'azienda speciale consortile dei comuni di Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano e Cusano Milanino. I centri diurni, frequentati dai giovani coinvolti nel progetto, sono gestiti dalla cooperativa sociale Solaris.

Le due esperienze in mare si sono svolte nel mese di maggio a bordo della goletta Oloferne messa a disposizione dall’associazione La Nave di Carta. L’imbarco e lo sbarco sono avvenuti a Spezzano in provincia della Spezia, durante la permanenza a bordo sono stati alternati momenti di navigazione a passeggiate e alla visita al museo navale della Spezia. Il gruppo di giovani coinvolti in questa esperienza è stato selezionato e preparato alla navigazione. Tornati casa, ciascuno ha un ricordo speciale dell'esperienza vissuta. Marco si porta nel cuore i minuti intorno alla nave della Costa Crociere. Andrea è diventato un asso nei nodi. Roberto non vede l’ora di tornare al timone. Elena sorride al ricordo dei momenti sotto coperta con la chitarra.

Il progetto è stato possibile grazie anche al contributo di Fondazione Comunitaria Nord Milano, ed è il frutto della collaborazione di Solaris con Aps I Tetragonauti Onlus che ha sede a Milano e che da diciotto anni propone opportunità educative di formazione e crescita a contatto con il mare. Non era una sfida banale ed è stata vinta. Sono state superate le difficoltà del primo approccio a bordo mentre l’esperienza della vita in barca, dove gli spazi sono ristretti e occorre osservare precise regole di convivenza, hanno accresciuto la capacità dei ragazzi di stare in gruppo. “È stato un banco di prova importante - dice una delle educatrici che ha partecipato al viaggio – un’opportunità che ha generato entusiasmo, i nostri ragazzi sono stati felicissimi e bisogna sottolineare la competenza dell’equipaggio che ha saputo mettere tutti a proprio agio”.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)