Sabato 14 gennaio a Padova “Concerto per la pace e l’amore tra i popoli”, a 25 anni dallo scoppio di via Forcellini

La pianista Antonietta Assini eseguirà brani di autori che hanno vissuto l’esperienza dell’esilio o della persecuzione

Sabato 14 gennaio a Padova “Concerto per la pace e l’amore tra i popoli”, a 25 anni dallo scoppio di via Forcellini

Dopo la Santa Messa, celebrata lo scorso 5 gennaio in Basilica del Santo, sarà un concerto pianistico a commemorare le persone decedute o gravemente ferite nello scoppio di via Forcellini, accaduto 25 anni fa, il 5 gennaio 1998, nell’area adiacente al cantiere in cui stava sorgendo il Centro congressi A. Luciani.

L’iniziativa, promossa da alcuni genitori dell’Istituto Romano Bruni, con la partecipazione dell’Istituto stesso e della cooperativa sociale Work Crossing, consiste nel “Concerto per la pace e l’amore fra i popoli” in memoria di Giulia Vianello e Massimo Paulon,  sabato 14 gennaio, ore 15.45 al Centro congressi A. Luciani (via Forcellini, 172) con ingresso gratuito. Al pianoforte Antonietta Assini.

Il “Concerto per la pace e l’amore fra i popoli”, con composizioni di Scarlatti, Ginastera, Chopin, Rachmaninov, Barvinsky, Brahms, nasce da un’idea di Antonietta Assini, per esprimere in un momento storico caratterizzato da conflitti persistenti e diffusi (la “Terza guerra mondiale a pezzi” tante volte evocata da papa Francesco), un grido di pace e di fraternità che prorompe dai compositori classici di ogni età e nazione.

I brani prescelti illuminano aspetti diversi della convivenza pacifica tra popoli e nazioni: dal cuore dell’uomo, luogo in cui nasce il fondamento di una pace duratura, all’amore alla propria terra, all’aspirazione alla libertà fino alla lotta contro l’oppressore, al senso di libertà irriducibile simboleggiato dai popoli gitani.

Con un gioco molto libero di associazioni, ad ogni brano, dopo una breve presentazione, verrà proposta una poesia che intende esprimerne lo spirito. Singolare il fatto che gran parte degli autori prescelti hanno fatto l’esperienza dell’esilio o comunque della lontananza forzata dalla propria terra.

Lo scoppio di via Forcellini fu un evento che segnò la città di Padova. Venticinque anni fa, il 5 gennaio 1998, mentre un gruppo di famiglie legate al movimento di Comunione e liberazione si era ritrovato per il tradizionale ritrovo del “pan e vin” nel cantiere di quello che poi sarebbe diventato il Centro congressi A. Luciani, un’improvvisa esplosione causò la morte di una bimba di 7 anni, Giulia Vianello, e di un uomo di 32, Massimo Paulon, di professione cuoco, e il ferimento di oltre quaranta persone.

Un evento tragico, luttuoso, ma che creò immediatamente una catena di preghiera e di solidarietà che si prolunga fino ad oggi, grazie anche alla vicinanza di persone come don Giacomo Tantardini, sacerdote lombardo residente a Roma, relatore per dieci dei “Convegni sull’attualità di sant’Agostino” all’Università di Padova, scomparso poi nel 2012, e il chirurgo emiliano Enzo Piccinini (1951-1999) di cui il 10 dicembre scorso a Modena si è tenuta la sessione di apertura dell’inchiesta informativa diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità.

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Fonte: Comunicato stampa