Scuola, Cittadinanzattiva: "35 crolli in un anno, in 17 mila classi più di 25 alunni"

Presentato il XIX rapporto “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola”: più della metà degli istituti scolastici è privo del certificato di agibilità statica. Il 43% delle scuole in zona sismica,  1,2 miliardi per gli interventi  di ricostruzione di  433 istituti. Le richieste di Cittadinanzattiva

Scuola, Cittadinanzattiva: "35 crolli in un anno, in 17 mila classi più di 25 alunni"

"Sono 460 mila i bambini e ragazzi che studiano in 17 mila classi con più di 25 alunni. Il problema è concentrato soprattutto nelle scuole superiori, dove il 7% delle classi è in sovrannumero, con le maggiori criticità nelle regioni più popolose come la Lombardia (con 1889 classi over 25), l’Emilia Romagna (1131), la Campania (1028)". Lo rileva il XIX Rapporto “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola” presentato oggi da Cittadinanzattiva, che fa il punto sullo stato dell'edilizia scolastica nel suo complesso e dedica un approfonditamente allo stato delle strutture che ospitano asili nido e sugli adempimenti per garantire la sicurezza interna anche alla luce degli innumerevoli cambiamenti organizzativi messi in atto per fronteggiare l'emergenza Covid. I dati di questo focus specifico sono stati ottenuti grazie alle risposte fornite dal 40% dei 1.257 comuni che hanno risposto all'istanza di accesso civico inviata nei mesi scorsi da Cittadinanzattiva e riguardano riguardano 1.305 nidi.

Tra i dati evidenziati dal rapporto quelli dell’agibilità: più della metà degli istituti scolastici è privo del certificato di agibilità statica (54%) e di quello di prevenzione incendi (59%); il 39% è senza collaudo statico. Tra settembre 2020 e agosto 2021 Cittadinanzattiva registra 35 episodi di crolli che si sono verificati a scuola, circa tre al mese: 16 al nord, 10 al sud e 9 al centro

Inoltre sono 17.343, pari al 43% del totale, le scuole in zone ad elevata sismicità. Notizie incoraggianti sulla ricostruzione degli istituti scolastici colpiti dal sisma del 2016: gli interventi in corso o programmati riguardano 433 istituti, con un impegno di spesa di 1,2 miliardi di euro.

“Il Presidente della Repubblica, durante l'inaugurazione dell'anno scolastico a Pizzo Calabro, ha affermato che questo sarà un anno speciale per la scuola. Lo potrà essere, a nostro avviso, solo se le istituzioni nazionali, regionali e locali svolgeranno responsabilmente e con competenza il proprio ruolo, garantendo trasparenza nel processo, nella scelta dei progetti e negli investimenti riguardanti il sistema educativo e scolastico - spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva - Lo potrà essere, soprattutto, se le istituzioni avvieranno processi partecipativi con tutti gli attori della scuola per individuare le scelte via via necessarie, gli interventi più urgenti a partire dalle esigenze specifiche espresse dalle comunità scolastiche locali. Ciò fino ad oggi non è stato fatto. Solo con percorsi condivisi, certamente più faticosi ma indispensabili, sarà possibile garantire una implementazione efficace e generativa dei progetti e degli investimenti previsti e la sfida per una scuola di tutti e per tutti sarà vinta”.

“Le evidenze scientifiche – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che ha presentato un'anteprima del Report Gimbe sulla Sicurezza covid 19 nelle scuole – dimostrano che per minimizzare il rischio di circolazione virale nelle scuole bisogna attuare tutti gli interventi di prevenzione. Ma nel mondo reale della scuola manca una strategia di screening sistematico di personale e studenti; le regole sul distanziamento sono derogabili in presenza di eventuali limiti logistici; non sono stati realizzati interventi sistematici su aerazione e ventilazione delle aule, né sulla gestione dei trasporti; la vaccinazione, possibile solo per gli studenti over 12, è in progress e le coperture presentano notevoli differenze regionali; l'obbligo di indossare la mascherina vige solo sopra i 6 anni. Di conseguenza, l’ambizioso obiettivo del Governo di garantire la scuola in presenza al 100% rischia di essere disatteso nei fatti, come dimostra il numero di classi in quarantena già pochi giorni dopo l'inizio dell'anno scolastico”.

Le richieste

Stop alle classi in sovrannumero
Chiediamo al Ministero dell’Istruzione di conoscere il numero aggiornato delle classi con più di 25 studenti; intervenire sui casi più gravi di sovraffollamento; lavorare per l'abrogazione del DPR 81 del 2009; stabilire da gennaio il limite di 25 alle nuove iscrizioni delle prime classi, soprattutto delle secondarie di II grado.
Mettere mano all’Anagrafe Nazionale dell'Edilizia Scolastica
Chiediamo al Ministero dell’Istruzione di prevedere l’inserimento dei nidi nell’Anagrafe come condizione imprescindibile per accedere ai fondi pubblici (soprattutto del PNRR) e, più in generale, di accelerare le procedure per l'avvio del nuovo sistema informativo (SNAES), di garantire l'accessibilità e l’aggiornamento.

Prevenire è meglio che…
Chiediamo a tutti i Dirigenti scolastici e agli RSPP di aggiornare il Piano di emergenza, effettuare le prove di evacuazione, rivedere le procedure per fronteggiare il rischio sismico e l'alluvione, pur nel rispetto delle regole anti Covid.

Monitoraggio e controllo civici sui fondi PNRR per edilizia e prima infanzia
Occorre facilitare il monitoraggio dell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in tutte le sue diverse fasi, garantendo la massima trasparenza delle scelte e degli investimenti ed il coinvolgimento dei territori su cui verranno realizzati i progetti, così come richiesto dall’”Osservatorio Civico PNRR” di cui Cittadinanzattiva fa parte insieme ad altre organizzazioni civiche e del terzo settore.

Nuove norme per scuole nuove, sicure, innovative, belle
Chiediamo che venga discussa la proposta di legge Cittadinanzattiva e Save the Children sulla sicurezza delle scuole, depositata da tempo, che affronta temi importanti come la definizione chiara delle responsabilità di Dirigenti ed Enti proprietari, il ruolo centrale della partecipazione di bambini, ragazzi e di tutti gli altri attori del mondo scuola nella progettazione e/o ricostruzione degli edifici scolastici; la tutela delle vittime dell'insicurezza della scuola, e molto altro.

Mai più seggi elettorali nelle scuole
Per le Amministrative delle prossime settimane sono stati stanziati circa 2 mln di euro per sostenere i 117 Comuni che hanno richiesto l'allestimento di spazi elettorali diversi dalle scuole, per un totale ad oggi di 510 seggi alternativi. Chiediamo all’Anci di sensibilizzare i Comuni affinché trovino soluzioni alternative alle scuole in occasione delle elezioni politiche del 2023; al Parlamento di prevedere stanziamenti ad hoc per favorire i Comuni, soprattutto nelle città di medie-grandi dimensioni.

Proseguire le verifiche di vulnerabilità e le indagini di soffitti e solai
Non vanno interrotte le linee di finanziamento attive per consentire alle scuole di ogni ordine e di realizzare sia le verifiche di vulnerabilità sismica che le indagini diagnostiche di soffitti e solai.

Provvedimenti sanitari nelle scuole
Chiediamo al Governo che nelle prossime Linee guida non sia contemplata la dismissione della mascherina nelle classi con tutti gli studenti vaccinati per non creare episodi di discriminazione verso quelli non vaccinati ed evitare che le Regioni vadano per proprio conto (vedi la Sicilia). Pur nel rispetto dell’autonomia scolastica, chiediamo che il Ministero dell’Istruzione, di concerto con quello della Salute, incentivi le scuole a dotarsi di apparecchi per una idonea areazione e ventilazione in tutti gli spazi didattici, acquisisca e renda noti i dati su quante li abbiano già acquistati. Sarebbe importante conoscere il numero e la dislocazione degli spazi aggiuntivi effettivamente realizzati grazie ai finanziamenti pubblici erogati.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)