Accoglienza e affidamento dei minori, “le Regioni ratifichino le linee di indirizzo nazionale”
La rete #5buoneragioni per accogliere i bambini che vanno protetti (Cismai, Cnca, Cncm, Sos Villaggi dei bambini e Agevolando) chiede alle Regioni di ratificare al più presto le nuove linee di indirizzo nazionali sull’accoglienza residenziale e quelle sull’affidamento familiare, recentemente approvate. E di rendere coerenti le proprie normative
La rete #5buoneragioni per accogliere i bambini che vanno protetti – costituita da Agevolando, Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia (Cismai), Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca), Coordinamento nazionale comunità per minori (Cncm), SOS Villaggi dei Bambini – chiede alle Regioni di ratificare al più presto le nuove linee di indirizzo nazionali sull’accoglienza residenziale e quelle sull’affidamento familiare, recentemente approvate. E di rendere coerenti le proprie normative in materia di accoglienza residenziale e di affido familiare con le nuove Linee di indirizzo, come richiesto anche nel 13° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia.
“I due documenti, già ratificati in sede di Conferenza Stato-Regioni, – sottolinea la rete – sono essenziali per superare l'attuale disuguaglianza regionale in materia di interventi e servizi di protezione e tutela quali appunto l'affido familiare e l'accoglienza in comunità residenziale, e garantire parità di esigibilità dei diritti nel superiore interesse dei minorenni e delle loro famiglie”.
#5buoneragioni sottolinea che “la ratifica in tutte le Regioni delle suddette linee di indirizzo nazionali assume un particolare significato e una priorità anche in vista della possibile - e malaugurata – approvazione della cosiddetta ‘autonomia differenziata’ delle Regioni, che avrà pesanti ricadute sui minorenni e le loro famiglie senza la definizione di livelli essenziali delle prestazioni in tutto il territorio nazionale, al fine di garantire pari esigibilità dei diritti”.
Le organizzazioni aderenti alla rete hanno contribuito all’elaborazione delle due Linee di indirizzo attraverso un attento lavoro congiunto al tavolo tecnico istituito presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali.