Aibi, linea telefonica di supporto psicologico per le donne e i bambini della Moldova

Una risposta umanitaria che va oltre gli interventi di prima emergenza, di assistenza e fornitura dei beni di prima necessità. Una delle attività del più ampio progetto #Bambinixlapace che Aibi sta portando avanti dall’inizio della guerra con interventi in Ucraina, Moldova e Italia

Aibi, linea telefonica di supporto psicologico per le donne e i bambini della Moldova

Nel corso dei suoi interventi in Moldova nell’ambito del progetto #BAMBINIxLAPACE , lo staff di Ai.Bi. ha avuto modo di intercettare moltissime richieste di aiuto da parte di donne, mamme e mogli, angosciate per la situazione venutasi a creare con lo scoppio della guerra e spaventate per il futuro dei figli minori, scappati insieme a loro, quanto per quello dei mariti, dei compagni o dei figli maggiori rimasti in patria a combattere.
Da qui è nata l’idea di una linea telefonica  di supporto psicologico, allestita grazie al supporto di Oxfam e al sostegno finanziario del Regno Unito e del popolo britannico.

Nelle scorse settimane sono stati portati avanti i vari preparativi, con l’acquisto del materiale, l’affitto dell’ufficio, l’allacciamento delle linee telefoniche, oltre che con il corso di formazione per gli operatori del servizio.

Quindi, il 16 luglio 2022, la Help Line è stata ufficialmente inaugurata e ha avviato il suo servizio gestito da una equipe di tre psicologi dell’Associazione Amici dei Bambini, da lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 19.00.
Oltre alla linea telefonica, che risponde al numero verde 0800.10.804, il servizio è accessibile anche online attraverso la pagina Facebook  appositamente predisposta e una chat raggiungibile al seguente LINK .

Come detto, la Help Line è dedicata alla consulenza psicologica nei confronti delle donne e dei bambini profughi che si trovano sul territorio moldavo. L’intervento è stato pensato come una risposta umanitaria che vada oltre gli interventi, comunque fondamentali, di prima emergenza, di assistenza e fornitura dei beni di prima necessità, nella consapevolezza che per chi scappa dal proprio Paese, a maggior ragione se in seguito a un conflitto, oltre al supporto “materiale” è necessario un sostegno psicologico che aiuti a sopportare e superare i traumi, meno visibili ma non meno drammatici, che la guerra provoca nelle persone: dallo stress per far fronte alla perdita delle proprie case e dei mezzi economici, fino ai lutti per amici e familiari persi.

La Help Line fornirà un servizio di prima assistenza e di sostegno, indicando, per i casi che avranno bisogno di un intervento più specifico, dei riferimenti mirati ad altre realtà che operano nel Paese che potranno seguire i diversi casi più da vicino e con maggiore continuità attraverso i loro specialisti.

Oltre ai profughi, la linea telefonica mira a fornire consulenza psicologica anche a tutte le donne e le ragazze vittime di abusi e di violenza domestica. Un’altra emergenza silenziosa che potrà trovare nella Help Line una sponda sempre disponibile, totalmente gratuita, che garantisce l’anonimato a chi si rivolge e il totale rispetto della privacy.

La Help Line telefonica è una delle attività del più ampio progetto #BAMBINIxLAPACE che Ai.Bi. sta portando avanti dall’inizio della guerra con interventi in Ucraina, Moldova e Italia. Tutte le informazioni e le notizie relative al progetto e agli interventi di Ai.Bi. si possono trovare sul sito www.aibi.it

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)