AnimAzione: “Guardiamo alla prossima generazione di leader cristiani”

“È una 'amicizia sociale' quella che ha messo insieme i leader di tante istituzioni cristiane per la democrazia” inizia così il primo incontro di AnimAzione del 2024, con le parole del presidente Salvatore Martinez, che apre un pomeriggio di sintesi di quella che si prospetta come una maratona che ha come scopo ricostruire un tessuto culturale che possa sostenere la crescita dei giovani leader di domani. Martinez, annuncia il cambio di nome dell'associazione che presiede, da “Laudato si'” ad “AnimAzione”, così come annuncia i due vicepresidenti: Francesco Bonini, rettore della Lumsa, e Claudio Gentili, direttore della rivista della Fondazione Toniolo, "La Società".

AnimAzione: “Guardiamo alla prossima generazione di leader cristiani”

“È una ‘amicizia sociale’ quella che ha messo insieme i leader di tante istituzioni cristiane per la democrazia” inizia così il primo incontro di AnimAzione del 2024, con le parole del presidente Salvatore Martinez, che apre un pomeriggio di sintesi di quella che si prospetta come una maratona che ha come scopo ricostruire un tessuto culturale che possa sostenere la crescita dei giovani leader di domani. Martinez, annuncia il cambio di nome dell’associazione che presiede, da “Laudato si’” ad “AnimAzione”, così come annuncia i due vicepresidenti: Francesco Bonini, rettore della Lumsa, e Claudio Gentili, direttore della rivista della Fondazione Toniolo, ‘La Società’.
All’associazione parteciperanno tutti i promotori che fin qui ne hanno sostenuto le attività sul territorio, attività che hanno coinvolto un migliaio di giovani da nord a sud, con il contributo fattivo delle molte realtà che compongono questa compagine. Sono diverse le associazioni, le fondazioni e i centri studi, nonché le personalità come l’ex ministro ed ex rettore della Cattolica di Milano, Lorenzo Ornaghi o il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli che ne fanno parte. “Noi siamo i primi, ma non vogliamo essere gli ultimi” dice ancora Martinez tenendo così aperta la porta a tutte le realtà cattoliche italiane che volessero sostenerla. “La nostra novità qual è?” si chiede retoricamente Claudio Gentili “Che noi non ci occupiamo delle prossime elezioni, ma della prossima generazione”, questo l’orizzonte su cui si muove AnimAzione non avendo fretta di trovare un punto di caduta elettorale, ma volendo costruire il presupposto culturale dentro la società italiana, per una presenza cattolica organizzata a livello politico. Le parole d’ordine sono “evangelizzazione e promozione umana, coralità e pluralismo” con lo scopo di formare “leader che siano ricchi di umanità, umiltà e umorismo” dice ancora Gentili.

La diagnosi dei promotori è che la crisi del Paese sia una crisi culturale figlia a sua volta di una crisi spirituale e dunque che il primo farmaco da somministrare sia quello di “seminare speranza nella società”. “Occorre dire ai nostri giovani che essi sono parte di una storia”, la Storia della Salvezza, ma anche la storia di un movimento culturale che parte dall’insegnamento politico e sociale di Don Luigi Sturzo, più volte citato durante il convegno da diversi relatori. E’ lui l’esempio per quella capacità di tenere insieme formazione e Vangelo dentro un progetto politico fortemente inserito sui territori. “Il nostro spaesamento è ciò che fa crescere il risentimento, l’apatia e la paura nel discorso pubblico, e se ne vedono i risultati nelle elezioni” dice Lorenzo Ornaghi “Ecco perché è necessario ritrovare un senso profondo dell’azione umana”, gli fa eco di nuovo Martinez “La politica è stata consumata dall’assenza di un linguaggio spirituale”. Questo senza messianismi e anzi ricordando quanto il principio di laicità appartenga da sempre al patrimonio cristiano “siamo portatori sani di laicità” dicono dal palco. “Dobbiamo stabilire un patto culturale dove realtà diverse sappiano lavorare in maniera corale, realtà che si riconoscano nella loro differenza, ma si trattino con amicizia” è questo il metodo proposto dal professor Bonini, e ancora “Un movimento culturale dove si possa dare parola, perché si generi una prospettiva di politica”. Un movimento che sappia anche ‘prendere la parola’ nel dibattito pubblico, dialogando per “trovare punti di contatto anche con chi è più distante” per usare le parole di padre Pedro Barrajon, rettore dell’Università Europea di Roma.
Mentre gli incontri sul territorio (chiamati Lab.Ora) sono partiti da tempo, organizzando e mobilitando circa mille giovani e mettendoli a contatto con professori ed esperti per approfondire tematiche di politica, economia, tecnologia, ecologia e cultura, è attesa a breve l’attivazione dell’Osservatorio, l’altra ‘gamba’ su cui si reggerà l’attività dell’associazione, ma soprattutto il punto di riferimento per i giovani coinvolti di avere documentazioni e ricerche supervisionate dalle realtà accademiche e professionali coinvolte, su cui basare la propria azione politica: “Solo conoscendo si può agire” chiosa Cesare Mirabelli.

Lucandrea Massaro

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Fonte: Sir