Buoni spesa: tanti cittadini in fila per le domande al CSV di Catanzaro

Più di 150 richieste per i bonus spesa raccolte dal centro che ha aperto in via eccezionale gli uffici mettendo a disposizione connessione internet, pc e supportando le persone in difficoltà per la compilazione dei moduli da inviare al comune

Buoni spesa: tanti cittadini in fila per le domande al CSV di Catanzaro

Per molte persone in difficoltà può non essere facile nemmeno inviare per email il modello di autocertificazione, necessario per accedere ai buoni spesa messi a disposizione dai vari comuni.

A Catanzaro un aiuto fondamentale è stato offerto dal Csv, che già collabora con il comune sui vari fronti dell’emergenza. Fino al 7 aprile – ultimo giorno utile per la presentazione delle domande – gli uffici del Csv sono rimasti aperti in via eccezionale per mettere a disposizione pc, stampanti e connessione in modo da consentire alle persone di compilare e inviare il modulo insieme a tutta la documentazione utile per ottenere il bonus spesa.

Per giorni, quindi, alcuni operatori dello staff, dotati di guanti e mascherine, hanno raccolto circa 150 domande recapitate a mano attraverso la grata di una stanza predispost all’occorrenza. “Fuori, intanto, la fila di persone si faceva sempre più corposa – si legge nella nota diffusa dal Csv – “perché il ‘passaparola’, in questi casi, fa più effetto delle informazioni che passano sui normali canali, specie se si è stranieri”.

Gli operatori del centro si sono messi a disposizione anche per dare indicazioni generali sulla misura finanziata dal Governo – i buoni spesa hanno un valore di 100 euro e possono essere proporzionali al numero dei componenti del nucleo familiare -  e spiegare le varie voci del modello. Un aiuto prezioso che si è unito a quello offerto dalle parrocchie di riferimento e dalle associazioni, senza i quali buona parte delle fasce deboli della popolazione non avrebbero potuto accedere al sostegno economico.

Il Csv ha riscontrato disagi anche fra la popolazione straniera, ad esempio a causa di una scarsa dimestichezza con la lingua e la burocrazia italiana, a sottolineare – come si legge sempre nella nota del Csv -  quanto sia di primaria importanza pensare a soluzioni ben strutturate per contrastare la povertà e l’isolamento sociale di tanti cittadini, e non solo in fase di emergenza”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)