Cibo e vestiti nel nuovo emporio solidale di Sant’Ilario d'Enza

Progettato da Caritas Madre Teresa, permetterà alle persone in difficoltà di ricevere una tessera a punti per acquistare generi alimentari e vestiario.  Gianotti (volontaria): "Nasce dall’esperienza della pandemia e dalla gestione dei beni di prima necessità che venivano consegnati a chi ne aveva bisogne". Inaugurazione il  26 marzo

Cibo e vestiti nel nuovo emporio solidale di Sant’Ilario d'Enza

Nasce il nuovo Emporio Solidale di  Sant’Ilario d'Enza (RE), “una specie di minimarket”, in cui le persone conosciute dal Centro d’ascolto Caritas riceveranno una tessera a punti che potranno spendere per acquistare generi alimentari e vestiario. “Rispetto ai tradizionali empori di questo tipo, infatti, - spiegano i promotori - una parte dello spazio sarà adibito all'acquisizione di abbigliamento per adulti e bambini”. Il progetto, nato e costruito dai volontari della Caritas Madre Teresa di Sant’Ilario e Calerno, che può contare su collaborazioni già consolidate con le associazioni che si occupano di povertà e disagio sociale sul territorio e i servizi sociali del comune, verrà inaugurato sabato 26 marzo.

“L’idea dell’emporio - spiega Annamaria Gianotti, una delle volontarie della Caritas Madre Teresa – è nata dall’esperienza della pandemia e dalla gestione dei beni di prima necessità che venivano consegnati a chi ne aveva bisogno. L’obiettivo è quello di dare la possibilità alle persone, a differenza del passato, di scegliere con libertà gli alimenti o il vestiario necessari, secondo i propri gusti e le proprie consuetudini alimentari”.

L’Emporio riempirà i propri scaffali grazie alle donazioni di singoli cittadini, alle eccedenze di aziende, ai prodotti distribuiti dal Banco Alimentare anche grazie ai Fondi europei, alla collaborazione con l'associazione Azione Solidale e i supermercati della zona.

La sede sarà nei locali già occupati dalla Caritas e in questi giorni sono in corso i lavori per rendere operativo lo spazio entro il mese di aprile grazie al lavoro costante di 20 volontari: “Vorremmo aprire l’emporio almeno due volte a settimana – continua Annamaria Gianotti -, il sabato mattina e un giorno feriale alla sera per dare a tutti la possibilità di usufruirne. Per un servizio davvero efficace, serve la collaborazione di tanti. È quello che auspichiamo”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)