Csv Padova & Rovigo. Per creare reti, stimolare idee, realizzare progetti...

La piattaforma di crowdfunding del Csv, nata dall’esperienza vissuta durante la pandemia, da gennaio 2022 a maggio 2023 ha raccolto 200 mila euro. Le donazioni sono state 1.559 e i donatori 750. Molto è stato “generato”

Csv Padova & Rovigo. Per creare reti, stimolare idee, realizzare progetti...

Una “casa del dono”, uno spazio virtuale – ma molto concreto – dedicato al dono per creare reti, stimolare idee, diffondere conoscenze e realizzare progetti per l’innovazione sociale e per lo sviluppo solidale. È questo il senso e l’obiettivo della piattaforma di raccolta fondi messa on line dal Centro servizio volontariato di Padova e Rovigo, e che in meno di un anno mezzo ha raccolto 200 mila euro. Il progetto è nato nel 2020 ed frutto dell’esperienza vissuta con la pandemia quando il Csv di Padova e Rovigo è stato uno dei primi – anche a livello nazionale – ad attivarsi per portare degli aiuti a chi ne aveva bisogno: consegna della spesa, farmaci, ascolto telefonico, assistenza. Azioni realizzate grazie alla collaborazione con altre associazioni e con altri enti del territorio. In quel periodo è stata sviluppata anche una campagna di raccolta fondi ed è stata la prima volta che un Csv ha usato il crowdfunding, una tipologia di raccolta fondi particolare perché è online. Da lì, passata l’emergenza è nata l’idea di costruire una piattaforma propria e fornire alle associazioni gli strumenti per costruirsi una campagna di crowdfunding di successo. E così è stato. Da gennaio 2022 a maggio 2023 sono stati raccolti 199.937 euro, le donazioni sono state 1.559 e i donatori 750. «Il Csv, attraverso questo servizio di raccolta fondi, vuole aiutare le associazioni e far crescere la cultura del dono e la consapevolezza nei donatori – sottolinea il presidente del Csv di Padova e Rovigo, Luca Marcon, fiero di come il progetto ha preso piede – Gli ultimi dati sulle donazioni a livello nazionale ci dicono che è importante consolidare la fiducia delle persone nel sistema di raccolta fondi. Allo stesso tempo è fondamentale accompagnare gli enti del Terzo settore a individuare nuove fonti di finanziamento e mettere a frutto il bacino di relazioni coltivate in questi anni attraverso il loro prezioso operato. Attraverso questa piattaforma cerchiamo di mettere al centro le persone con la loro capacità e possibilità di agire il cambiamento possibile». Ma non sono solo soldi quelli che arrivano. I donatori infatti mettono a disposizione anche tempo, competenze, relazioni e anche la capacità di avvicinare i diversi soggetti territoriali per accompagnare la comunità a prendersi cura delle persone.

«Ci siamo accorti negli ultimi anni che ci sono già dei bisogni espliciti e diretti, che emergono dalle associazioni che ci contattano quotidianamente – spiega il direttore del Csv di Padova e Rovigo, Niccolò Gennaro – Ci esprimono un bisogno di risorse economiche, un bisogno di supporto digitale anche per tutti gli adempimenti e hanno bisogno di visibilità per far conoscere le proprie attività. Ma hanno bisogno anche di migliorare le competenze interne, di avere un supporto di accompagnamento specifico e mirato nel rafforzare la propria capacità di recuperare risorse». Così la formazione puntuale e personalizzata è il valore aggiunto di questo progetto attivato del Csv di Padova e Rovigo, valore che viene sottolineato da tutti i volontari coinvolti, cui si aggiunge l’importanza della trasparenza: «Cerchiamo di garantire il più alto livello possibile di trasparenza nella rendicontazione e nella semplicità di utilizzo, elementi che assicurano autorevolezza al Centro servizi volontariato» sottolinea il direttore Gennaro. Una autorevolezza che ha già dato frutti come dimostra la sezione della piattaforma riservata alla Rotary Academy che propone alle organizzazioni del Terzo settore un percorso di accompagnamento al fundraising. La piattaforma non consente solo la raccolta fondi per i progetti delle associazioni, ma dà la possibilità di “adottare” un’associazione versando un contributo mensile, di sostenere attività di accoglienza, educazione e inserimento sociale oppure di regalare “Va’ Buono” un cofanetto che punta a farti diventare un volontario.

Le campagne di crowdfunding attive in questo momento sono undici e basta entrare nel sito sostieni.csvpadova rovigo.org per conoscerle. Tra le proposte si spazia dal laboratorio creativo di pittura e altre tecniche artistiche organizzato da Alice per DA, al supporto linguistico per minori stranieri presentato da Amici dei popoli, alla realizzazione di una pagina web ricca di contenuti digitali per studiare l’aritmetica, la  geometria e l’astronomia attraverso la musica grazie al lavoro di Nova Symphonia Patavina oppure la proposta dell’associazione Follereau sui diritti dei bambini da scoprire grazie a un libro di enigmistica. C’è poi il progetto “(R)Estate da soli? No grazie” attivato dall’associazione Down Dadi, che si propone di inserire piccoli gruppi di adolescenti con disabilità intellettiva, assistiti da educatori opportunamente formati, all’interno delle normali attività dei centri estivi del territorio; mentre Lies, Laboratorio inchiesta economia e sociale, vuole realizzare l’Osservatorio civico Pnrr Veneto. Il progetto messo in rete a Padova è in linea con le azioni strategiche della programmazione nazionale di Csvnet “Connessioni e progetti con il mondo profit” nello specifico per quanto riguarda il tema del crowdfunding e della responsabilità sociale di impresa e dei “Rapporti con enti e istituzioni”. «È un ruolo particolare quello dei Centri di servizio per il volontariato che cercano di innovare e mettere in moto le energie migliori del territorio – spiega Chiara Tommasini, presidente di CSVnet – di far vedere come le comunità si muovono e che cosa possono queste comunità andare a dire e a dare all’interno della società. Questa è una tipologia di servizio che viene messa disposizione da parte del Csv di Padova e Rovigo anche a tutti gli altri Csv d’Italia. È una sperimentazione che hanno fatto e della quale siamo particolarmente fieri anche per la collaborazione che si sta attivando con altre realtà sul territorio e da qui potrebbero nascere anche delle altre sperimentazioni, delle altre progettualità in qualche altra parte d’Italia».

Gulliver è in cerca di volontari

Progetto Gulliver, realtà associativa e lavorativa padovana che vede impegnate una decina di persone con disabilità motoria in attività di editoria elettronica e grafica, cerca volontari. Info: www. progettogulliver.org

Tornano le Feste provinciali del volontariato

Tornano le feste provinciali del volontariato e della solidarietà: il 24 settembre a Rovigo e il 1° ottobre a Padova. Le associazioni che vogliono partecipare devono compilare il modulo che si trova nel sito www.csvpadovarovigo.org

Solidaria: proposte eventi fino al 17 luglio

C’è tempo fino al 17 luglio per proporre l’evento della propria associazione da inserire nel programma di Solidaria 2023, il festival della solidarietà e del volontariato, che quest’anno ruoterà attorno alla parola chiave “Invisibile”.

AGe Speciale e “Anch’io”. Sostegno ai ragazzi de “La casa fuori casa”

“Anch’io”. Un desiderio, una richiesta, il titolo della campagna di raccolta fondi per sostenere «i nostri ragazzi più grandi e i progetti di autonomia che li vedono coinvolti in esperienze di vita quotidiana nella struttura de “La casa fuori casa”, accompagnati da educatori e psicologi, in cui i ragazzi imparano a gestire se stessi, cucinare, fare la spesa, pagare nei negozi» si legge nella descrizione del progetto proposto dall’associazione AGe Speciale sulla piattaforma messa a disposizione dal Csv di Padova e Rovigo, associazione che sostiene le persone con sindrome di Down e ritardo cognitivo, con attenzione a bambini e ragazzi, alle loro famiglie, nel territorio della Bassa Padovana. Avevano puntato a 2.300 euro, ma, a campagna ancora aperta, hanno superato i cinquemila. «Lavoriamo soprattutto sul potenziamento delle abilità motorie e intellettive presenti e sulle strategie per aumentare il grado di autonomia pensando alla perdita dei genitori – spiega Arianna Piola, volontaria di AGe – Ci siamo dal 2008 e la capacità di raccogliere fondi ci appartiene. È necessario trovare canali di sostentamento perché quelli ufficiali sono insufficienti e i tagli per la disabilità sono enormi. Negli anni abbiamo ricevuto aiuto da aziende e altre associazioni, ma soprattutto possiamo contare sul mutuo aiuto genitoriale di nostra invenzione: se uno, per esempio, ha difficoltà con il mezzo di trasporto, noi cerchiamo la soluzione e si fa rete tra i genitori o con le associazioni simili». AGe Speciale conta 120 soci e «la maggior parte di questi non ha figli con sindrome, nemmeno il presidente, e qui sta la nostra forza: chi ha risorse in più le mette a disposizione perché se dovessero fare da sole le famiglie non ce la farebbero; ci vuole tempo ed energia – continua Arianna Piola – Partecipare all’esperienza offerta dal Csv di Padova e Rovigo ci ha fatto prendere coscienza che non si può aspettare la manna dal cielo e ci ha dato più consapevolezza di noi stessi».

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)