Disabilità, associazioni entrano nel Consiglio di vigilanza di Inps. Le rappresenterà Nazaro Pagano (Anmic)

Il decreto legge 145 ha disposto l’integrazione dell’attuale composizione del Consiglio di vigilanza dell’Istituto nazionale di previdenza, prevedendo al suo interno anche la presenza di un rappresentante delle associazioni della disabilità. Pagano: “Si apre una nuova importante fase di programmazione tra il mondo associazionistico delle persone con disabilità e l’Inps”

Disabilità, associazioni entrano nel Consiglio di vigilanza di Inps. Le rappresenterà Nazaro Pagano (Anmic)

Crescono la collaborazione ed il coinvolgimento diretto delle quattro associazioni che per legge rappresentano il mondo delle disabilità nel processo di accertamento dell’invalidità civile sensoriale ed intellettiva (Anmic, Anffas, Ens, Uici), nell’obiettivo costante di migliorare le attività di natura assistenziale dell’Inps rivolte ai cittadini disabili.

“Il decreto legge 145 del 18 ottobre 2023 (poi convertito dalla legge 191 del 15 dicembre 2023) ha infatti disposto l’integrazione dell’attuale composizione del Consiglio di vigilanza dell’Istituto nazionale di previdenza – scrivono in una nota le associazioni -, prevedendo al suo interno anche la presenza di un rappresentante delle associazioni della disabilità, scelto di intesa fra le 4 associazioni di cui alla legge 295/90”.

Alla presenza del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, dei presidenti Fish e Fand e dei presidenti di Anmic, Anffas, Ens, Uici, le quattro associazioni hanno designato il presidente nazionale Anmic, Nazaro Pagano, quale rappresentante all’interno del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps.

“Con questo provvedimento legislativo - dichiara Pagano - si apre una nuova importante fase di programmazione tra il mondo associazionistico delle persone con disabilità, che vengono così sempre più coinvolte nel processo decisionale sui temi che riguardano milioni di cittadini disabili, e l’Istituto di previdenza che assume un ruolo ancor più decisivo nei processi di valutazione con la riforma complessiva avviata dalla legge delega 227/21 sulla disabilità”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)