“Distanti, ma in contatto”, il primo spettacolo teatrale post Covid della Casa dei risvegli

Uno spettacolo per raccontare com'è stato vissuto il lockdown e come sta andando la ripresa per le persone con esiti di coma dell’associazione Gli amici di Luca. In scena i partecipanti al laboratorio “Dopo… di nuovo”, proseguito in remoto anche durante la quarantena

“Distanti, ma in contatto”, il primo spettacolo teatrale post Covid della Casa dei risvegli

Dopo il lockdown anche l’associazione Gli amici di Luca torna sulla scena. Oggi, lunedì 13 luglio alle 21, nel cortile dell'Itc teatro a San Lazzaro di Savena (Bologna), il primo spettacolo teatrale messo in scena dopo l’emergenza Covid si intitola “Distanti, ma in contatto”: un momento di riflessione sulla distanza fisica vissuta in questi mesi, che non ha impedito la vicinanza affettiva e creativa da remoto attraverso il laboratorio “Dopo... di nuovo, gli amici di Luca”, nato 11 anni fa e proseguito anche in tempi di quarantena.

“In questi anni si è creato un gruppo molto unito, che ha tanta voglia di stare insieme – racconta Antonella Vigilante, che si occupa del coordinamento pedagogico –. La pandemia rischiava di creare un grande distacco, e così ci siamo ingegnati per dare continuità al nostro percorso. Abbiamo quindi organizzato alcune attività in remoto, andando avanti per 14 settimane: il lunedì veniva data una consegna per iscritto, con esercizi e improvvisazioni, ognuno a casa ci lavorava, si registrava, e poi inviava il suo contributo video. Alla fine tutti i video venivano assemblati insieme e mandati attraverso la nostra chat di gruppo su Whatsapp. Questo era un modo per mantenerci in contatto e non perdere il legame che si è creato nel tempo, anche se per alcune persone non è stato facile, perché non tutti hanno piena autonomia e dimestichezza coi dispositivi tecnologici”.

Dopo la fine del lockdown, Antonella Vigilante insieme a Alessandra Cortesi, che conduce il laboratorio, hanno organizzato alcune giornate di attività in presenza, nel rispetto delle distanze di sicurezza e delle norme sanitarie per evitare il contagio. Il risultato è stato proprio “Distanti, ma in contatto”: lo spettacolo, organizzato nell’ambito del progetto “Diversimili: coma to community”, sarà a ingresso libero. Sul palcoscenico si alterneranno dieci attori partecipanti del laboratorio: il racconto dei loro vissuti personali si avvicenderà alla visione di alcuni video realizzati durante la fase di quarantena. 

“Il teatro è un linguaggio importante, su cui da anni puntiamo come associazione – conclude Fulvio De Nigris, fondatore insieme con Maria Vaccari dell’associazione Gli amici di Luca e direttore del Centro studi sul coma della Casa dei risvegli di Bologna –. Questa sarà un’occasione per ripresentarci al pubblico dopo il lockdown, e parlare di quelle che sono state le nostre ansie e paura, ma anche le speranze e i desideri”.

Alice Facchini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)