"Europa comunità solidale. La responsabilità di contribuire ad un mondo più umano e giusto". Apertura del nuovo anno sociale 2024 Ucid Padova

Apertura del nuovo anno sociale 2024 per la sezione di Padova di Ucid, Unione cristiana imprenditori dirigenti, con un convegno dal titolo "Europa comunità solidaleLa responsabilità di contribuire ad un mondo più umano e giusto", in programma sabato 2 marzo nella biblioteca della Fondazione Lanza, via del Seminario 5/a, Padova, dalle 10 (ingresso libero).

"Europa comunità solidale. La responsabilità di contribuire ad un mondo più umano e giusto". Apertura del nuovo anno sociale 2024 Ucid Padova

Il tema è importante e strategico; prende spunto dalle prossime elezioni europee in programma sabato 8 e domenica 9 giugno 2024. Proprio in vista di questo appuntamento, Ucid Padova ha programmato una serie di incontri dedicati all’Europa e alle responsabilità che attendono il nuovo Parlamento Europeo.

Le domande da porsi ci sono, e sono fondamentali: Quale dunque il lascito dei Padri fondatori dell’Unione? Quali le prospettive da loro indicate per affrontare le sfide che ci attendono? E soprattutto, quale speranza per l’Europa di oggi e di domani? Leggendo il discorso di papa Francesco ai capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea pronunciato il 24 marzo 2017 in occasione del 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma, «le risposte le ritroviamo proprio nei pilastri sui quali essi hanno inteso edificare la Comunità economica europea […]: la centralità dell’uomo, una solidarietà fattiva, l’apertura al mondo, il perseguimento della pace e dello sviluppo, l’apertura al futuro.»

L’interrogativo, dunque è primario: che tipo di Europa possiamo costruire in una prospettiva di comunità solidale?

«Nelle ultime settimane – riflette il Presidente Ucid Padova Massimo D’Onofrio – ho collezionato il punto di vista di illustri commentatori di varia estrazione culturale e politica e ho rilevato che tutti convergono in maniera molto singolare circa il futuro dell’Europa. Cosa dicono questi esperti? Il mondo è alla vigilia di un cambiamento epocale; il futuro dell’Europa è solo in parte in mano al Vecchio Continente e lo si può declinare solo interpolando quello di Cina e Stati Uniti in una triangolazione asimmetrica.

Mario Draghi all’Eurofin il 24 febbraio scorso ha affermato: «Negli ultimi anni ci sono stati cambiamenti profondi nell’ ordine economico globale…L’ordine in cui l’Europa ha prosperato è scosso… poteva contare sull’energia russa, sulle esportazioni cinesi e sulla difesa degli Stati Uniti. Questi tre pilastri oggi sono meno solidi».

Per costruire una Europa che sia davvero comunità solidale torna ancor più d’attualità la lezione di Alcide De Gasperi per cui il tema di una Unione europea era strettamente collegato a quello della pace garantita nella prospettiva della giustizia sociale: «Per salvare la libertà bisogna salvare la pace», scriveva dal 1948 «ma il regime di libertà non si salva se non si attua la ricostruzione economica che è la premessa della giustizia sociale». Un pensiero che strettamente si lega ad alcuni passaggi di papa Francesco nella sua Lettera sull’Europa del 2020 (al cardinale Pietro Parolin): «L’originalità europea sta anzitutto nella sua concezione dell’uomo e della realtà; nella sua capacità di intraprendenza e nella sua solidarietà operosa. […] Sogno allora un’Europa amica della persona e delle persone. Una terra in cui la dignità di ognuno sia rispettata, in cui la persona sia un valore in sé e non l’oggetto di un calcolo economico o un bene di commercio.»

Per questo il programma del convegno di apertura di sabato 2 marzo prevede, dopo l’introduzione e i saluti del presidente Ucid Padova Massimo D’Onofrio, l’intervento di Paolo Valvo, ricercatore di Storia contemporanea all'Università Cattolica del Sacro Cuore sul tema "L’Europa nel pensiero di Alcide De Gasperi" al quale seguirà l’intervento di Alessandro Simonato, dottore di ricerca in Diritto costituzionale e collaboratore della rivista Aggiornamenti Sociali sul tema "Quale forma di integrazione solidale tra comunità politiche? Il dibattito in corso sul futuro dell’Unione Europea".

«Ognuno è chiamato a donare il proprio contributo alla società, poiché nessuno è un universo a sé stante e non si può esigere rispetto per sé, senza rispetto per gli altri; non si può ricevere se nel contempo non si è disposti anche a dare» recita un altro passaggio della Lettera sull’Europa citata del papa. A chiusura del convegno ecco quindi le riflessioni di don Alberto Giacomello, consulente ecclesiastico Ucid Padova sul tema "Un contributo cristiano al futuro del progetto europeo".

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