“Freedom”, a Empoli si va verso il primo cohousing pubblico. Al via le domande

Pubblicato dal comune il bando per l'assegnazione di 13 appartamenti destinati a singoli o nuclei familiari. L'iniziativa nell'ambito del programma di rigenerazione “Hope”, insieme al raggruppamento "Freedom Condividere l’abitare”. Un trilocale sarà affidato a "Vorrei prendere il treno", per un progetto di autonomia abitativa per persone con disabilità

“Freedom”, a Empoli si va verso il primo cohousing pubblico. Al via le domande

Vivere insieme, per vivere meglio: è questo il senso del cohousing, una modalità abitativa da tempo diffusa in Nord Europa e che inizia a prendere piede anche in Italia, grazie a iniziative di associazioni e cooperative e, in qualche caso, grazie all'impegno e all'investimento delle amministrazioni pubbliche. Come il comune di Empoli, che ieri ha pubblicato un bando per costruire il primo cohousing pubblico della Toscana, nell’ambito del programma di rigenerazione “Hope”. Al fianco del comune, nella promozione dell'iniziativa, c'è il raggruppamento “Freedom Condividere l’abitare”, composto da Auser Abitare Solidale, Cooperativa Sociale Casae, Cooperativa Sociale Sintesi Minerva, Cooperativa Sociale Pietra d’Angolo, Cooperativa Impresa Sociale Sociolab e Associazione Filo d’Argento Empoli. Tredici appartamenti, di diverse dimensioni, in un edificio storico, completamente ristrutturato, su una piazza del centro storico, saranno assegnati a singoli e nuclei familiari. Un quattordicesimo appartamento, trilocale, è riservato alla onlus "Vorrei prendere il treno", che lo destinerà a un progetto di autonomia abitativa e vita indipendente per persone con disabilità. Le domande potranno essere presentate fino al 6 giugno: sulla base dei requisiti e dei criteri indicati nel bando, saranno in un primo tempo selezionati 26 candidati, che parteciperanno a un percorso di formazione e progettualità del cohousing. Tra questi, saranno successivamente designati i 13 assegnatari.

Obiettivo del progetto è promuovere una nuova esperienza abitativa, che sappia unire alla dimensione fisica (la casa) quella relazionale, in modo da migliorare la qualità della vita dei soggetti coinvolti, contrastando le diverse forme di solitudine. “Freedom” promuove una nuova forma di abitare caratterizzata da un lato dalla presenza di spazi a uso esclusivo dei singoli nuclei (gli appartamenti), dall'altro da aree e servizi in comune, che facilitino forme di collaborazione e mutuo aiuto tra residenti. Il progetto si rivolge a singoli, coppie con o senza figli e nuclei monoparentali che intendano prendere in affitto un alloggio partecipando attivamente alla vita della comunità nella quale vivono, condividendo con gli altri residenti la gestione degli spazi comuni e realizzando attività tese al miglioramento della qualità della vita. 

Gli appartamenti disponibili sono stati realizzati al primo e secondo piano dell’edificio di proprietà comunale situato in Piazza XXIV Luglio, recentemente ristrutturato con criteri di efficientamento energetico. Caratterizzati da metrature differenti (monolocali, bilocali e trilocali) gli alloggi sono progettati per favorire la creazione di una comunità abitativa eterogenea capace di instaurare dinamiche relazionali ricche e variegate. Le aree comuni, presenti sia al primo che al secondo piano, presentano caratteristiche che ne indirizzano l’utilizzo, tra cui le predisposizioni per lavanderia e cucina comuni, ma sono costituiti anche da spazi polivalenti la cui destinazione d’uso finale sarà decisa dal gruppo dei futuri abitanti.

Per prendere in affitto a canone concordato uno degli appartamenti è necessario partecipare entro il 6 giugno 2022 al bando pubblicato sul sito del Comune di Empoli e su quello della Società Cooperativa Sociale Casae: l'avviso e la domanda di partecipazione sono scaricabili cliccando sugli appositi link presenti in questa pagina. Il bando è rivolto a cittadine e cittadini residenti nel comune di Empoli, del Circondario e della Città Metropolitana, che abbiano un Isee compreso tra 8 mila e 35 mila euro, e che siano disponibili a partecipare a un percorso di collaborazione con gli altri assegnatari in modo da creare una comunità abitativa che gestisca gli spazi comuni dell’immobile. I soggetti che risulteranno idonei saranno inseriti in un elenco preliminare e i primi 26 saranno invitati a partecipare alla prima fase del percorso per la costituzione della comunità dei cohousers, che permetterà di selezionare i 13 nuclei assegnatari finali e accompagnerà i partecipanti nella realizzazione del proprio progetto di cohousing sul piano valoriale, economico, tecnico, organizzativo e gestionale. Questo percorso, finalizzato a gestire la transizione dal gruppo dei candidati alla comunità dei futuri residenti di Freedom, è parte integrante del progetto e si svolgerà attraverso fasi successive da giugno fino a dicembre 2022.

"Siamo finalmente pronti per riconsegnare alla comunità il grande edificio pubblico che affaccia su piazza 24 Luglio -  annuncia la sindaca di Empoli, Brenda Barnini - I lavori di recupero finanziati con fondi europei avevano fin dall’inizio l’obiettivo di creare nuovi stili di vita e risposte nuove ai problemi. Questo è uno degl interventi più importanti del grande progetto Hope che coinvolge anche il recupero dell’ospedale vecchio e la ristrutturazione della biblioteca. Questi 13 appartamenti rappresentano un’opportunità per chi potrà abitarci e un motore di innovazione sociale".

“Quello realizzato dal Comune di Empoli è un progetto importante perché, finalmente, rimette al centro un diritto fondamentale troppo spesso ignorato: quello alla de-istituzionalizzazione delle persone con disabilità, garantendo loro una cittadinanza piena e il più possibile indipendente, in un appartamenti da sole anziché in Istituti spersonalizzanti laddove se ne potrebbe fare a meno - evidenzia Iacopo Melio, consigliere regionale e attivista per i diritti umani e civili - Ecco perché è importante investire nell’assistenza domiciliare attraverso progetti di autonomia e di co-housing sociale, affinché si diffonda la giusta idea che i disabili possono, e devono, costruirsi il loro futuro in maniera staccata dalla famiglia di origine qualora lo desiderino, esattamente come chiunque altro. Sono felice che la Onlus che ho fondato, presieduta oggi da Carlo Tempesti, abbia dato un importante contributo a questo lavoro, in linea con la filosofia che ci ha sempre mossi”.

Soddisfatti i rappresentanti del raggruppamento Freedom - Condividere l’abitare, di cui Auser Abitare solidale è capofila: “Freedom rappresenta una sfida importante, non solo perché si tratta del primo esperimento toscano di cohousing pubblico/privato, ma soprattutto perché ha l’ambizione di innovare le politiche abitative unendo la dimensione fisica dell’abitare con quella - altrettanto rilevante - delle relazioni interne alla comunità che abiterà gli appartamenti. Per questo il bando punta a "premiare" non solo la corrispondenza a criteri socio-economici ma anche il profilo sociale e relazionale dei candidati. Crediamo che progetti di questa natura contribuiscano non solo a contrastare la solitudine abitativa ma rendano più efficaci i processi di rigenerazione delle nostre città”. 

Per favorire una maggiore conoscenza del progetto e delle caratteristiche degli alloggi, i promotori del bando invitano la cittadinanza a due giornate di visite guidate agli appartamenti, che si terranno giovedì 12 maggio dalle 16.00 alle 19.00 e sabato 28 maggio dalle 10.00 alle 12.00 alle 14.00 alle 18.00. Materiale informativo sarà inoltre messo a disposizione della rete associativa del territorio e nelle principali strutture comunali (URP, Biblioteca, etc).

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)