Giornata Memoria, Ics: “Ricordare il passato, ponendo al centro i rischi che corrono le società europee di oggi”

Il Consorzio italiano di solidarietà di Trieste: “La Giornata della Memoria deve essere monito vivente contro il ritorno delle ideologie autoritarie in Europa. Solo in tal modo le celebrazioni rafforzano i valori costituzionali”

Giornata Memoria, Ics: “Ricordare il passato, ponendo al centro i rischi che corrono le società europee di oggi”

“La Giornata della Memoria deve essere monito vivente contro il ritorno delle ideologie autoritarie in Europa. Solo in tal modo le celebrazioni rafforzano i valori costituzionali”. In occasione della ricorrenza della “Giornata della memoria”, in cui si ricordano le violenze perpetuate dal regime nazista contro ebrei, omosessuali, zingari, detenuti politici e minoranze etniche, Il Consorzio italiano di Solidarietà di Trieste -Ics chiede a tutte le istituzioni di agire affinché tali tragici eventi non si ripetano.

“Come ampiamente chiarito da tutti gli autorevoli studi storici – scrive Ics -, lo sterminio è stato il frutto di un programma che mirava all’eliminazione delle ‘diversità’ in attuazione di un’ideologia totalitaria, che ha preso corpo attraverso tappe il cui inizio è stata l’introduzione di misure discriminatorie e leggi speciali che hanno progressivamente messo ai margini della società e ‘disumanizzato’ coloro che solo successivamente sarebbero stati sterminati. Come ha ricordato con lucidità Primo Levi, ‘a molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che ogni straniero è nemico. Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente. Ma quando il dogma inespresso diventa premessa allora al termine della catena sta il lager’ (prefazione a ‘Se questo è un uomo’, 1947)”.

Continua l’Ics: “L’Europa e l’Italia vedono oggi il ritorno di ideologie politiche violente che esplicitamente inneggiano alla discriminazione su base etnica, religiosa, linguistica e si oppongono apertamente alla società plurale. In particolare, fomentando la paura verso le migrazioni in generale, è stata costruita una larga fortuna politica che punta a identificare negli stranieri i nuovi nemici. Ciò costituisce una concreta minaccia verso gli ordinamenti democratici, come quello italiano, nati dal ripudio del nazi-fascismo, come insegnano i casi della ‘democrazia illiberale’ in Ungheria o quello della tentata demolizione dello stato di diritto attuato a lungo in Polonia. Per continuare a essere monito vivente che rinforza i valori costituzionali – conclude - la Giornata della memoria 2024 deve dunque, anche a Trieste, ricordare il passato ponendo però al centro i rischi attuali che corrono le società europee di oggi”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)