Giovani con sindrome rara, Rebecca si mostra in rete. E denuncia i bulli

A due giorni dal Safer Internet Day, l'associazione Sindrome di Sturge Weber Italia ci racconta la vicenda di una giovane socia di 13 anni, vittima di cyberbullismo: “Mi hanno offeso pesantemente per il mio aspetto: ha fatto male, ma mi sono rialzata”

Giovani con sindrome rara, Rebecca si mostra in rete. E denuncia i bulli

Rebecca vive in Calabria, ha 13 anni e una malattia rara, la sindrome di Sturge Weber. Una malattia che non è facile “portare”, ma che non si può nascondere, perché colpisce soprattutto il volto: malformazione capillare che attacca la pelle, le meningi, gli occhi, il cavo orale e nei casi più gravi si manifesta a livello di sistema nervoso con epilessia e ritardo psicomotorio. Rebecca però non rinuncia a mostrarsi e il suo volto non l'ha mai nascosto: è giovane e come tutti i giovani frequenta i social. E' attiva sul famigerato Tik Tok, dove si incorociano vite e storie e a volte si consumano drammi. Proprio su Tik Tok Rebecca è stata umiliata e offesa, per i brevi video in cui raccontava di sé e della sua malattia rara. Per lei era un modo di uscire, anche se solo virtualmente, dalle mura della sua casa e mettersi in contatto con altri ragazzi e ragazze. Lì però ha incontrato il “cyber-bullo”: un profilo molto seguito, con quasi 100 mila followers. E' lui che ha ricondiviso su Instagram un video che Rebecca aveva postato sul suo profilo Tik Tok: e così sono iniziati gli insulti, le offese pesanti. Rebecca ha accusato il colpo, ma non si è fatta abbattere: sostenuta dalla sua famiglia, lo scorso gennaio ha sporto denuncia a Carabinieri e Polizia Postale e ha raccontato la sua vicenda anche alle telecamere di alcune trasmissioni.

“Io ho sperimentato i due lati del web – afferma Rebecca – Il lato positivo è che grazie alla Rete sono entrata in contatto con altri ragazzi/e: seguono il mio profilo, ci scriviamo e così ci sentiamo meno soli. Il lato negativo della Rete è che proprio sui social mi hanno pesantemente offeso. Fa male, ma poi impari e devi sempre rialzarti!”.

Al suo fianco, l'associazione Sindrome di Sturge Weber Italia: “E’ un grande insegnamento questo della nostra socia Rebecca che, con coraggio e determinazione, usa i social per mostrarsi con orgoglio. Non si fa intimidire da chi la deride per la sua malattia rara, perché sa che là nella rete ci sono ragazzi e ragazze che aspettano i suoi video, le sue parole per sentirsi accolti. Grazie Rebecca!”.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)