Il Runts diventa realtà. CSVnet: "Tappa fondamentale, lavoriamo sulle altre questioni aperte”

Chiara Tommasini, presidente di CSVnet commenta il decreto che fissa i termini per la trasmigrazione dei dati verso un registro unico nazionale. “Siamo pronti ad accompagnare le associazioni ad orientarsi nel nuovo sistema”

Il Runts diventa realtà. CSVnet: "Tappa fondamentale, lavoriamo sulle altre questioni aperte”

“Il decreto che fissa il termine a decorrere dal quale sarà avviato il trasferimento al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts) è un passaggio fondamentale nel processo di compimento della riforma. Entro pochi mesi il nuovo registro sarà realtà e il terzo settore di tutto il Paese avrà un luogo comune, pubblico, trasparente e accessibile da tutti. Dobbiamo quindi essere tutti pronti a lavorare insieme per sciogliere tutte le questioni ancora aperte, come ad esempio la materia fiscale, nell’attuazione del nuovo codice e fare in modo che il Runts possa essere il più aderente possibile alla realtà”. Così Chiara Tommasini - presidente di CSVnet, l’associazione nazionale dei Centro di servizio per il Volontariato - commenta il decreto appena emanato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali che fissa i termini per la trasmigrazione di tutti i registri regionali e locali verso un unico registro nazionale.
La data fissata è quella del 23 novembre 2021, stabilita dal decreto direttoriale n. 561 del 26 ottobre 2021  e che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Da qui in poi, inizierà il processo di trasmigrazione dei dati relativi alle organizzazioni di volontariato (Odv) e associazioni di promozione sociale (Aps) dai vecchi registri regionali, provinciali e da quello nazionale delle Aps. Un passaggio fondamentale per migliaia di organizzazioni: si stima, infatti, che saranno circa 93.000 gli enti che entreranno nel Runts nei primi mesi dal suo avvio , 177.640 il numero complessivo di enti potenziali che nel tempo potrebbero decidere di entrare e circa 270.000 enti qualificabili come enti del Terzo settore.
“Le associazioni - spiega Tommasini - arrivano preparate a questa scadenza, grazie al fitto lavoro di informazione e dialogo svolto a tutti i livelli. La concretizzazione del Registro nazionale è l’inizio di un nuovo percorso per accrescere la conoscenza del fondamentale ruolo che il volontariato e più in generale il terzo settore svolgono nel Paese. Il Runts sarà la casa comune che raccoglierà e unirà le informazioni degli enti del terzo settore. Vogliamo guardare al nuovo registro non come l’ennesimo adempimento, ma come una opportunità del terzo settore per mostrare le proprie attività e raccontare anche con gli strumenti di rendicontazione sociale il cambiamento che generano nelle comunità in cui operano”.

“Ora l’impegno della rete dei centri di servizio per il volontariato insieme a tutti gli altri soggetti coinvolti, è di accompagnare al meglio le associazioni, anche quelle di dimensioni più piccole, per orientarsi nel nuovo sistema e per la verifica e integrazione delle informazioni che potranno essere necessarie” conclude la presidente di CSVnet.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)