“Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale” al Teatro Stabile del Friuli

Con la cuffia, in abbigliamento agonistico, davanti al muro di plexiglass. Le corde fosforescenti della racchetta
colpiscono 875 volte la pallina. Così per quasi un’ora va in scena uno spettacolo originale, non solo con la “quarta
parete” ma soprattutto nell’epoca post-covid.

“Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale” al Teatro Stabile del Friuli

Paolo Valerio, sessantenne, ex seconda categoria Federtennis e nipote di Vasco (il capitano di Coppa Davis nel
‘68), regge la scena al Teatro Maddalene in apertura della rassegna “Maddalene Factory” proposta dal Teatro Stabile del Veneto con il Comune di Padova. “Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale” scatta con l’urlo di Adriano Pappalardo e si conclude con il pubblico invitato a giocare sul palcoscenico. È l’ossessione del tennis che combacia con la vita. Una parabola senza rete di odio e amore. Il fisico a sbattere sui pensieri e il campo a segnare l’umore.

Valerio interpreta Max, marito asettico in un doppio misto virtuale con Giulia, l’ex moglie dell’avversario-amico.

Al servizio, Capricorno contro Gemelli. Poi un game di seduzione con l’eco di Patty Pravo. E il set di conquista che
non chiude la partita. Anzi, trascina la maratona del delirio amoroso fra Iggy Pop e discomusic, citazioni di David
Foster Wallace e filmati d’epoca in bianco e nero. «Uno spettacolo tragicomico sulla crisi esistenziale di un uomo di mezza età» spiega l’attore-regista, sposato, due figlie, insegnante all’Accademia di Belle Arti di Verona, direttore artistico del Teatro Stabile del Friuli. «La racchetta diventa l’unico rifugio e la pallina che rimbalza sul muro trasparente scandisce il ritmo cardiaco della storia psicologica». Curato insieme a Monica Codena e Marco Ongaro, progetto fonico di Nicola Fasoli con il disegno delle luci di Marco Spagnolli, “Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale” è una coproduzione dello Stabile di Verona con il Teatro del Friuli Venezia Giulia. Aveva debuttato nel 2020, come una sorta di rivincita sulla pandemia. Resta in cartellone alle Maddalene fino a domenica 25 febbraio (ore 19.30, biglietti da 8 a 13 euro).

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