In arrivo il servizio civile ambientale e quello sportivo

La sperimentazione del servizio civile ambientale nasce dal protocollo d’intesa tra Ministero per le politiche giovanili e Ministero della Transizione ecologica. Entro l’anno l’avviso per la progettazione. Ieri la ministra Dadone ha annunciato l’avvio del servizio civile sportivo

In arrivo il servizio civile ambientale e quello sportivo

Arriverà entro l’anno l’avviso per la progettazione del nuovo servizio civile “ambientale”. È quanto emerso il 24 novembre dal webinar “Servizio Civile Ambientale: partecipare alla sperimentazione”, promosso dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale (SCU), d’intesa con il Ministero della transizione ecologica (MITE) e in collaborazione con Formez PA.

“La collaborazione fra Enti del servizio civile e Associazioni di protezione ambientale riconosciute – ha ricordato il Dipartimento - riveste grande importanza per avviare iniziative di tutela attiva dell’ambiente e di sviluppo sostenibile, ma anche per promuovere, attraverso i giovani operatori volontari, attività educative rivolte alla comunità o a particolari categorie di persone, al fine di curare la diffusione della cultura della sostenibilità ambientale e sociale sui temi della Green economy”.

La sperimentazione del servizio civile “ambientale” nasce dal protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 6 agosto tra Ministero per le politiche giovanili e MITE, con gli obiettivi di “potenziare le conoscenze degli operatori volontari sulle tematiche ambientali legate alla sostenibilità e alla transizione ecologica attraverso percorsi di formazione dedicata”, “valorizzare sul piano esperienziale le ‘competenze agite’ degli operatori volontari in  relazione ai temi della green economy anche con riferimento alle nuove professionalità  richieste in settori quali: la tutela e valorizzazione delle biodiversità, la lotta allo spreco alimentare, la promozione delle energie rinnovabili, lo sviluppo delle nuove tecnologie ì ambientali, la digitalizzazione, l’economia circolare, la bio-economy, la tutela del patrimonio marino-costiero, la blu-economy, la lotta al marine litter, il Green Public Procurement e i Criteri Ambientali Minimi, l’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile” nonché “orientare i giovani verso il miglioramento della loro occupabilità nel campo dei green jobs, con particolare riferimento all’occupazione femminile”.

L’investimento previsto nel 2021-2022 è di circa 20 milioni di euro, equamente distribuiti tra Dipartimento e Ministero della transizione ecologica. Gli enti iscritti all’Albo del SCU, in questa prima fase progettuale che si aprirà entro fine anno, potranno presentare 1 solo Programma di intervento per un massimo di 20 o 40 volontari a seconda dell’ampiezza del territorio di intervento (regionale o nazionale). Due le possibili tipologie di azione: “progettazione, gestione e attuazione di interventi attivi volti alla tutela e alla preservazione dei beni ambientali e alla promozione di modelli di sviluppo sostenibile, in collaborazione con le Associazioni riconosciute di protezione ambientale” e “realizzazione di un servizio di ‘educazione ambientale’”, con le attività rivolte a scuole, ai visitatori di aree protette, alla comunità tutta o altre particolari categorie di persone svantaggiate.

Il bando per primi 1.000 giovani in servizio è previsto nel 2022, con il successivo avvio dei progetti entro il primo semestre del 2023.

“La sfida– ha detto il Capo Dipartimento del SCU, cons. Marco De Giorgi -  è quella di coinvolgere gli stessi giovani a condividere il senso di questa sperimentazione e a renderli protagonisti della transizione ecologica. Anche per questo abbiamo avviato delle consultazioni sul portale Giovani2030.it, per sentire il loro punto di vista per arricchire l’istituto del SCU, e stiamo organizzando la prossima Giornata nazionale del SCU del 15 dicembre a Roma articolata in un “word cafè”, per discutere della sua evoluzione in 7 tavoli tematici tra cui uno dedicato proprio all’ambiente”.

E sempre ieri la Ministra con delega, on. Fabiana Dadone, ha annunciato l’arrivo anche del servizio civile “sportivo”.  “Tra meno di un mese celebreremo la prima Giornata nazionale del Servizio Civile Universale - ricorda Dadone -. Sarà l’occasione per fare un primo bilancio degli sforzi sinora compiuti dal Governo per promuovere e rafforzare questo istituto di straordinaria valenza formativa e di crescita culturale e sociale per i giovani. Lo avevo annunciato e ho mantenuto l’impegno forte del vivo interesse registrato nel mondo dell’associazionismo e del volontariato”. “Dopo quello ambientale – conclude la Ministra - spero che anche quello sportivo possa diventare una realtà operativa e generare benefici concreti per i nostri ragazzi e le nostre ragazze, a cominciare dal 2022, anno europeo dei giovani”.

“L’iniziativa della Ministra Fabiana Dadone – spiega una nota stampa-, si colloca nel quadro delle azioni promosse dal Ministero per rafforzare il Sevizio Civile Universale quale strumento di formazione e crescita delle nuove generazioni, anche in considerazione delle progettualità presenti nel PNRR e delle risorse ad esso destinate”. (FSp)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)