La statua di san Tommaso d'Aquino di Giuliano Vangi nel francobollo del ministero delle Imprese e del Made in Italy

L’ultimo riconoscimento – quasi un regalo di compleanno, visto che era nato a Barberino di Mugello il 13 marzo 1931 - gli è arrivato dalla filatelia italiana tre settimane prima di morire. 

La statua di san Tommaso d'Aquino di Giuliano Vangi nel francobollo del ministero delle Imprese e del Made in Italy

C’è infatti la statua di San Tommaso d’Aquino, opera dello scultore e pittore Giuliano Vangi, scomparso lo scorso 26 marzo, nel francobollo “lettera B” (da 1,25 euro) che il 7 marzo 2024 è stato emesso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy per commemorare il 750° anniversario della scomparsa del santo, filosofo e teologo.

Il monumento, posto all’ingresso del centro storico di Roccasecca (Frosinone), comune che diede i natali al dottore della Chiesa tra il 1224 e il 1226, è stato inserito da Emanuela L’Abate nel bozzetto del dentello che raffigura anche la chiesa di San Tommaso, del secolo XIV, la prima al mondo eretta in onore del frate domenicano, fondatore della Scolastica. E così il francobollo, tirato in 250.020 esemplari, suddivisi in fogli da 45 pezzi, rende omaggio indirettamente anche al grande artista toscano cui si devono le opere realizzate nel 1997 in occasione del restauro del Duomo di Padova.

La statua, inaugurata il 28 maggio 2005, domina dall’alto la valle del Liri. E’ alta quasi dieci metri. Realizzata in marmo perlato bianco di Coreno, è collocata all’imbocco del Tracciolino, la strada che percorre le Gole del Melfa. San Tommaso – come si ricorda nel bollettino illustrativo dell’emissione – venne canonizzato ad Avignone, da Papa Giovanni XXII, il 18 luglio 1323. A chi obiettò che non aveva fatto miracoli, il pontefice rispose: “Quante preposizioni teologiche scrisse, tanti miracoli fece”.

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