Ospedali, Rsa e strutture sanitarie: mascherine obbligatorie ancora per due mesi

Pubblicata l'ordinanza del ministero della Salute che proroga l'obbligo, messo in discussione negli ultimi giorni. E non mancano le critiche

Ospedali, Rsa e strutture sanitarie: mascherine obbligatorie ancora per due mesi

Fino al 31 dicembre 2022 “è prorogato l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte dei lavoratori, degli utenti e dei visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali di cui all’art. 44 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017”. E' quanto dispone l’ordinanza 31 ottobre 2022 firmata dal Ministro della Salute Orazio Schillaci. La precedente ordinanza del ministro Speranza aveva prorogato l’obbligo dal 30 settembre al 31 ottobre.

La decisione, la cui attesa aveva suscitato dibattiti e divisioni tra favorevoli e contrari alla proroga dell'obbligo, suscita ora pareri discordanti. Accanto ai tanti che – come Uneba – avevano invitato alla prudenza e quindi sollecitato la proroga dell'obbligo, non manca chi reclami il superamento dell'obbligo di mascherine e green pass all'interno delle strutture sanitarie. Tra queste, il comitato Orsan, che insieme a Trentino Rsa Unite ha indirizzato una lettera al sottosegretario Marcello Gemmato, in cui fa notare che “chi curerà i nostri cari potrà farlo senza green pass. Noi per incontrarli invece dovremo averlo ed essere bardati come palombari”. Per questo, chiedono “che le mascherine e il green pass siano, al limite, fortemente raccomandati, ma non più obbligatori. Evitiamo provvedimenti punitivi per gli ospiti e corporativi per medici e categorie sanitarie, peraltro incompleti e confusi”. In questo senso, “il decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri del 31 ottobre 2022 è estremamente deludente”. Questo, infatti, da un lato prevede che “gli obblighi di vaccinazione già disposti per gli operatori sanitari e per i lavoratori delle strutture sanitarie scadranno il 1° novembre 2022, anziché il 31 dicembre 2022. Pertanto, tutti gli operatori sanitari e lavoratori delle strutture sanitarie, anche gli amministrativi, sono automaticamente reintegrati nei posti di lavoro e nell’iscrizione agli albi professionali a far data dal 2 novembre 2022”. Dall'altro, “non si dice nulla in merito al pagamento degli stipendi non corrisposti nel periodo di sospensione e al pagamento di un indennizzo o risarcimento del danno” e intanto, “per fare visita a parenti e amici ricoverati in ospedali o strutture residenziali di lunga degenza (come le RSA e simili) restano obbligatori green pass e mascherine Ffp2. La montagna, insomma, ha partorito un topolino”.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)