Pasolini e Pound, outsider profetici accomunati nello spettacolo di Leonardo Petrillo

Nello spettacolo Pasolini/Pound. Odi et amo” di Leonardo Petrillo, riproposto qualche giorno fa al Teatro Maddalene di Padova, Pier Paolo Pasolini e Ezra Pound rivivono nel faccia a faccia dell’autunno 1967, in Calle Querini a Venezia, a beneficio della Rai. Insieme alle immagini, lo spettacolo "resuscita" l’attualità di quel confronto ma soprattutto l’eredità intonsa di due anime anti-convenzionali e visionarie.

Pasolini e Pound, outsider profetici accomunati nello spettacolo di Leonardo Petrillo

Le ceneri di Gramsci nella gabbia dei Cantos. La poesia annichilisce le ideologie e coltiva germogli di sapienza, bellezza, verità.
Pier Paolo Pasolini e Ezra Pound faccia a faccia nell’autunno 1967, in Calle Querini a Venezia, a beneficio della Rai grazie al caporedattore Vanni Ronsisvalle. Un dialogo recuperabile nelle preziose teche, ma anche nello spettacolo “Pasolini/Pound. Odi et amo” di Leonardo Petrillo riproposto qualche giorno fa al Teatro Maddalene di Padova nell’originale rassegna curata dal Teatro Stabile del Veneto.

Maria Grazia Plos (che interpreta Olga Rudge, non solo governante del poeta americano) e Jacopo Venturiero (sdoppiato fra il giornalista del tg1 e Pier Paolo Pasolini) “resuscitano” insieme alle immagini l’attualità di quel confronto, ma soprattutto l’eredità intonsa di due anime anti-convenzionali e visionarie.

«Outsider profetici, accomunati dalla scelta di mettersi in gioco in prima persona senza risparmiarsi, in quella televisione che Pasolini considerava di una “stupidità delittuosa, un mezzo di spaventoso regresso, di genocidio culturale” e che per Pound “come tutti i mezzi di informazione, quando non erano asserviti ai proprietari, lo erano a chi vi inseriva la pubblicità”.
Avevano capito entrambi che dietro la maschera del progresso un nuovo potere omologante era pronto a cancellare le diversità e le identità per sostituirle con valori falsi e alienanti. La vita di uomini e donne poteva essere ridotta a fiction e regolata solo dalle leggi del commercio», afferma Petrillo nel testo scenico.

Uno comunista e l’altro fascista? Forse, anche. Ma Guidalberto Pasolini, il giovane fratello, fu assassinato a malga Porzus dai partigiani comunisti e il poeta fu espulso dal PCI nel 1949 “per indegnità morale”. E Pound fu rinchiuso 25 giorni in una gabbia nel campo di prigionia USA a Pisa e poi in manicomio criminale per dodici anni.

Lo spettacolo sventaglia piuttosto le identità poetiche, la difesa delle tradizioni, l’afflato fra cielo e terra. Pound contamina Pasolini, che si riconcilia con lui. Moriranno all’inizio di novembre, quasi insieme, per tombe essenziali a Venezia e Casarsa.

Così oltre agli applausi scroscianti, dopo lo spettacolo, s’illumina l’urgenza di regolare meglio i conti con questa coppia di imprescindibili irregolari del Novecento…

Pubblico dominio