Rom. Area di Castel Romano, le famiglie chiedono l'accesso agli alloggi Erp

Lo sgombero dell’area è stato spostato di qualche settimana. Nel frattempo le famiglie si rivolgono all’amministrazione capitolina per chiedere la riapertura delle graduatorie per l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica e l’utilizzo dello strumento della riserva Erp

Rom. Area di Castel Romano, le famiglie chiedono l'accesso agli alloggi Erp

“Nella giornata di domani, secondo una lettera notificata lo scorso luglio, dovrebbe avvenire lo sgombero dell’area F di Castel Romano nella quale viviamo da 8 anni. Alcuni recenti segnali ci hanno fatto comprendere che molto probabilmente l’azione di sgombero verrà rinviata ma solo di qualche settimana. Lo scorso 31 agosto, in una lettera aperta alla città di Roma e alla sindaca Virginia Raggi, abbiamo chiesto la sospensione dello sgombero e l’avvio di una reale e genuina consultazione ma nessun segnale di risposta ci è pervenuto, ad oggi, da parte dell’Amministrazione Comunale”. Inizia così la lettera scritta dalle famiglie dell’Area F di Castel Romano, in attesa di uno sgombero ma, soprattutto, in attesa di capire quale soluzione abitativa è prevista per loro.

Quello che chiediamo, in realtà, è l’avvio di un dialogo ma ogni porta che conduca ad una mediazione, ad oggi, sembra chiusa – continua la nota delle famiglie -. Una cosa deve essere chiara. Non chiediamo trattamenti di favore; non appoggiamo corsie preferenziali; non tolleriamo di essere considerati come cittadini diversi dagli altri. Per questo le nostre richieste sono le stesse che tanti cittadini romani chiedono all’amministrazione comunale: richieste di buon senso e di corretta e puntuale applicazione delle procedure amministrative”.

E precisano: “La maggioranza delle nostre famiglie ha presentato regolare domanda per l’accesso alle abitazioni dell’edilizia residenziale pubblica (ERP) e molte di esse hanno un punteggio molto alto con concrete probabilità di accedere in tempi molto brevi nelle ‘case popolari’ seguendo l’esempio di famiglie nel nostro insediamento che, prima di noi, hanno intrapreso tale percorso. Eppure tutto questo non è possibile visto da più di 9 mesi non sono state rese pubbliche dagli Uffici comunali le graduatorie dei nuclei designati. E’ un ritardo, questo, di cui i cittadini romani non sono colpevoli ma che penalizza molti di noi”.
Per questo le famiglie, “unendo la nostra voce a quella di cittadini comuni e di associazioni e sindacati di categoria”, nell’attesa dello sgombero delle abitazioni, chiedono: “La riapertura delle graduatorie per l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica per consentire, a chi ne ha diritto, il regolare passaggio in ‘case popolari’; l’utilizzo dello strumento della riserva ERP che, secondo il regolamento regionale, concede all’amministrazione capitalina di utilizzare il 15% degli alloggi ERP liberi per situazioni di particolare vulnerabilità come quelle vissute da famiglie oggetto di sgomberi forzati”. Il tutto nell’auspicio che tali proposte “possano rappresentare i contenuti trattati all’interno di una genuina e sana colsultazione tra le nostre famiglie e l’amministrane comunale”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)