Salute, gli operatori sanitari di comunità "chiave per la copertura universale"

Secondo l'Oms. Oltre 4,5 miliardi di persone non hanno accesso a servizi sanitari adeguati. Amref: in Africa, 2 milioni di professionisti sanitari, per una popolazione di 1,2 miliardi di persone. “1 dollaro speso per formare sanitari genera un profitto di 9 dollari”

Salute, gli operatori sanitari di comunità "chiave per la copertura universale"

Formare operatori sanitari di comunità, per garantire il diritto universale alla salute: è la strada suggerita da Amref, in occasione della Giornata Mondiale della Salute del 7 aprile, dedicata al tema "La mia salute, il mio diritto". Ricorda in un video-messaggio Githinji Gitahi, direttore globale di Amref Health Africa: "Senza il diritto alla salute non si può godere di altri diritti. Non si può esercitare il diritto di voto, se non si è in salute. Non si può accedere al diritto all'istruzione se non si è in salute. Quando qualcuno si ammala - prosegue Gitahi - dovrebbe poter accedere ai servizi di cui ha bisogno indipendentemente da quanto guadagna. Questo è il vero significato della Copertura Sanitaria Universale. In molte delle aree in cui operiamo, le comunità vivono a più di 50 chilometri da una struttura sanitaria, molto spesso da raggiungere a piedi”.

In Africa sub-sahariana, risiede il 20% di tutti i malati del mondo e si verifica il 50% delle morti infantili globali. Attualmente in tutto il continente africano, vi sono circa 2 milioni di professionisti sanitari qualificati (medici, infermieri, ostetriche) che si occupano di una popolazione di 1,2 miliardi di persone.

“In questa regione la situazione sanitaria è aggravata da conflitti incessanti e cambiamenti climatici che mettono a dura prova i sistemi sanitari già vulnerabili - osserva Roberta Rughetti, vicedirettrice di Amref Italia - Per questo motivo, elemento essenziale del lavoro di Amref è la formazione di operatori sanitari di comunità, figure chiave nel portare assistenza nelle zone remote in cui vivono, spesso isolate. Nel 2022 Amref ha formato oltre 48.000 operatori sanitari di comunità, anche grazie all’utilizzo di piattaforme online, utili a ridurre così le distanze che troppo spesso impediscono l'accesso alle strutture sanitarie, distanti anche 30-50 chilometri”.

Investire nella formazione degli operatori “è la chiave per il cambiamento per un'Africa sana e prospera in futuro – aggiunge Gitahi - ed ha anche un impatto economico positivo: è stato calcolato che ogni dollaro speso per formare operatori sanitari genera un profitto di 9 dollari”.

Secondo l’indagine Ipsos per Amref (2023) le principali minacce percepite per la salute dei cittadini europei sono rappresentate da malattie croniche, mentre per la salute dei cittadini africani sono rappresentate dalle malattie infettive (56%), dalle condizioni di vita (52%) e dalla scarsa disponibilità di strutture e operatori sanitari (41%). L'accesso universale alla salute e la copertura sanitaria universale implicano che tutte le persone e le comunità abbiano accesso, senza alcun tipo di discriminazione, a servizi sanitari di qualità completi, appropriati e tempestivi, determinati a livello nazionale in base alle esigenze, nonché all'accesso a farmaci di qualità sicuri, efficaci e a prezzi accessibili, garantendo al contempo che l'uso di tali servizi non esponga gli utenti a difficoltà finanziarie, soprattutto i gruppi in condizioni di vulnerabilità.

Amref riporta, in un video, la testimonianza di Ahmed, un pescatore dello Zamzibar, ex tossicodipendente: “Ero lontano dalla mia famiglia. Passavo la maggior parte del mio tempo in strada - ricorda - Ho incontrato un team di operatori sanitari di comunità per un check up. Dopo diversi esami, hanno scoperto che avevo la tubercolosi cronica. Ancora oggi ricordo queste persone perché mi ero perso e mi hanno ridato speranza”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)