San Valentino. Autismo, sessualità e affettività. Testimonial ed esperti a confronto

Se ne parla oggi, sabato 13 febbraio, in diretta Facebook sulla pagina della cooperativa Giuliaparla onlus e sulla web radio Astarbene.com. Imbimbo (Gruppo Asperger): “Avere una vita sessuale in accordo con i propri desideri e con tutto ciò che si può gestire è un obiettivo raggiungibile per tutte le persone con autismo”

San Valentino. Autismo, sessualità e affettività. Testimonial ed esperti a confronto

Innamorarsi, costruire una relazione, sperimentare la sessualità sono un diritto di tutti. In prossimità della Festa di San Valentino, oggi sabato 13 febbraio dalle ore 16.00 alle ore 19.00 sulla pagina Facebook della cooperativa sociale Giuliaparla e sulla web radio Astarbene.com si parlerà della sessualità e dell’affettività delle persone nello spettro autistico, nel corso dell’incontro “Love actually. Qualcosa è cambiato”. “Sessualità e affettività e non viceversa” precisa con convinzione Laura Imbimbo di Gruppo Asperger, una delle associazioni che, insieme, ad Angsa, a partire dal primo lockdown hanno sostenuto la coop Giuliaparla nella realizzazione di un appuntamento social settimanale per tenere viva la comunicazione tra le persone con autismo, gli operatori e i familiari. “Avere una vita sessuale in accordo con i propri desideri e con tutto ciò che si può gestire è un obiettivo raggiungibile per tutte le persone con autismo”, spiega Imbimbo che, oltre a essere madre di un giovane con autismo, è la coordinatrice di “Autismo, affettività e sessualità – la coppia tutor come modello di comportamento adattivo”, un progetto finanziato con l’8 per mille della Tavola Valdese, partito nel 2017 e oggi alla seconda edizione, che ha lo scopo di favorire la comunicazione e la relazione tra coppie formate da persone di cui almeno una delle due con autismo.

“L’educazione sessuale delle persone autistiche deve essere precoce e cominciare nell’infanzia, ma evolversi adeguandola all’età – prosegue la responsabile del progetto –. La sessualità e l’affettività non sono necessariamente ambiti collegati. Possono anche essere affrontati separatamente, perché un ambito non coinvolge inevitabilmente anche l’altro. La sessualità, in particolare, rappresenta un ambito “privato” in cui ciascuno può trovare soddisfazione e realizzazione secondo le proprie capacità. Per le conoscenze che abbiamo al momento, una persona autistica con bisogno di supporto intensivo non è in grado di avere una relazione sessuale con un’altra persona, ma può ricevere un’educazione sessuale e un’educazione affettiva e, soprattutto, fare esperienze separate in ciascuno dei due ambiti. Matrimonio, convivenza, fidanzamenti e una vita sessuale simile a quella dei neurotipici, invece, non sono un obiettivo semplice neanche per le persone con autismo senza bisogno di supporto intensivo. I comportamenti non adeguati in questi ambiti sono un rischio, e causa di infelicità, per tutto lo spettro”. Da qui la necessità di offrire un sostegno, la cosiddetta coppia tutor, alle sette coppie, tra i 18 e i 40 anni, che hanno preso parte al progetto a partire dal nel 2017.

Nel frattempo i motori di Gruppo Asperger e Giuliaparla non si fermano e nel corso dell’appuntamento di sabato sarà presentato il percorso “Sex education – Social Club da remoto per parlare di sesso tra pari”, sempre finanziato dall’8 per mille della Tavola Valdese. E sempre nell’ambito dell’appuntamento social sono previsti, tra gli altri, gli interventi di alcuni testimonial del progetto sulla coppia tutor e quelli di Laura Maria Fatta, ricercatrice dell’Istituto superiore di sanità, Roberto Keller, psichiatra responsabile dell’Ambulatorio Autismo adulti Asl Torino, Luigi Mazzone, neuropsichiatra coordinatore scientifico Autismo Tor Vergata, Gianluca Nicoletti, giornalista, genitore e fondatore del sito “Per noi autistici”, Stefano Vicari, neuropsichiatra e direttore Uoc Npi ospedale pediatrico Bambino Gesù.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)