Scuola. Continuità didattica per gli studenti con disabilità, Fish: “Un passo significativo”

Falabella: “La proposta di consentire agli insegnanti di sostegno di rimanere sulla stessa cattedra per almeno tre anni, è importante. Ora si proceda speditamente per la calendarizzazione della nostra proposta di legge che prevede la continuità didattica anche per i docenti a tempo indeterminato oltre che l'istituzione di classi di concorso dedicate al sostegno”

Scuola. Continuità didattica per gli studenti con disabilità, Fish: “Un passo significativo”

La Fish esprime “apprezzamento” per le prospettive di continuità didattica per gli studenti con disabilità, come reso noto dal ministro dell'Istruzione, Valditara.
Afferma la Federazione italiana superamento handicap: “La proposta di consentire agli insegnanti di sostegno di rimanere sulla stessa cattedra per almeno tre anni, su richiesta della famiglia dello studenti con disabilità, rappresenta un passo significativo verso l'implementazione del principio dell'accomodamento ragionevole, come introdotto dalla Convenzione Onu sui Diritti delle persone con disabilità. Questa iniziativa mira a garantire una continuità di insegnamento che risponda alle esigenze specifiche degli studenti con disabilità, permettendo loro di beneficiare di un ambiente educativo stabile e favorevole alla loro crescita”.

Il presidente Fish, Vincenzo Falabella: “La federazione e l’intero suo movimento associativo accoglie con favore questa modifica normativa, che pone finalmente un argine alla discontinuità didattica e riflette in parte le istanze presentate nella nostra proposta di legge. Si proceda ora speditamente per la presentazione e la calendarizzazione della nostra proposta di legge che prevede la continuità didattica anche per i docenti a tempo indeterminato oltre che l'istituzione di classi di concorso dedicate al sostegno, garantendo così una formazione specializzata e una scelta professionale consapevole. Attualmente, la mancanza di una cattedra di ruolo specifica per il sostegno e le limitazioni nella normativa vigente riguardanti la permanenza dei docenti a tempo indeterminato sui posti di sostegno, hanno creato difficoltà nella realizzazione di un ambiente educativo stabile per gli studenti con disabilità”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)