Servizio civile, i progettisti chiedono tempi e modalità certe in caso di proroga

Un gruppo di esperti e progettisti del Servizio civile universale lancia un appello al Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU per chiedere tempi e modalità certe per una eventuale proroga della scadenza di invio dei nuovi Programmi. Con l’appello si manifestano anche dei dubbi sul nodo della certificazione delle competenze e sulla rendicontazione delle misure aggiuntive

Servizio civile, i progettisti chiedono tempi e modalità certe in caso di proroga

Un gruppo di esperti e progettisti del Servizio civile universale lancia un appello al Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU per chiedere tempi e modalità certe per una eventuale proroga della scadenza di invio dei nuovi Programmi. Con l’appello si manifestano anche dei dubbi sul nodo della certificazione delle competenze e sulla rendicontazione delle misure aggiuntive.
“Come progettisti degli enti di servizio civile stiamo alacremente lavorando per affrontare le prossime scadenze progettuali e dal confronto con gli enti co-programmanti e co-progettanti emergono preoccupazioni e interrogativi che portiamo alla vs attenzione, al fine di conoscere gli orientamenti e le decisioni in merito, in tempo utile affinché tali risoluzioni possano efficacemente essere assunte e possano contribuire fattualmente agli adempimenti in corso”, si afferma nell’appello.
Nello specifico, alla luce sia dei dibattimenti interni agli enti e reti di servizio civile, sia relativamente ai bisogni emersi in fase di progettazione, i progettisti chiedono lumi sulla scadenza dell’avviso di deposito programmi e progetti ed eventuale proroga. “Gli enti e gli operatori di servizio civile riconoscono la necessità e hanno essi stessi il bisogno di effettuare sforzi che possano colmare il ritardo accumulato a causa del periodo pandemico, andando verso una programmazione annuale delle attività che possa suddividere in tempi certi le vari fasi gestionali dei progetti. In questa ottica abbiamo accolto con grande spirito di servizio le pur strette scadenze presentate a inizio anno, rispetto alla presentazione dei progetti – affermano -. Comprendiamo altresì che alcune di queste scadenze sono state modificate in ragione di accadimenti non dipendenti dalla volontà del dipartimento stesso, purtuttavia chiediamo ora indicazioni circa la effettiva scadenza del giorno 29 aprile per il l’avviso deposito progetti”.
La richiesta è di “conoscere i tempi di una eventuale proroga entro la prima settimana di aprile al fine che la stessa risulti effettivamente fruibile nell’ottica di riprogrammare la tempistica di lavoro con il tempo aggiuntosi, per produrre migliorie qualitative ed evitando di ingenerare pesanti cadute di fiducia nei team che coordiniamo, a cui chiediamo tempi di lavoro compressi, a volte anche fuori da orari di lavoro standard, specie in questo mese di Aprile in cui le festività pasquali si sommano, paradossalmente, al clima di emergenza e di grande attivazione, proprio del mondo del servizio civile, per le popolazioni in fuga dalla guerra in Ucraina”.
Certificazione delle competenze: “Progettare vuol dire prendersi una responsabilità e voler ottemperare a quanto scritto, specie se si tratta dell'innovazione più evidente della nuova programmazione – affermano -. Purtroppo le situazioni locali e le procedure previste non sono chiare in termini di iter realizzativo e rendicontativo. Sono infatti emerse a livello nazionale forti disomogeneità in ambito di presenza di enti certificatori, mettendo in qualche caso in grosse difficoltà gli enti territoriali che volessero effettivamente usufruire di questo servizio. Chiediamo se vi sia qualche intendimento da parte del Dipartimento di apportare modifiche al bando in corso per quanto attiene a questo particolare aspetto e, in questo caso, averne conoscenza in tempi utili per poter prendere decisioni progettuali adeguate. Se l’impianto rimane lo stesso, volendo portare avanti la misura di Tutoraggio che è molto apprezzata dai giovani, in caso fosse impossibile arrivare a garantire il punto 21.2.a, l’ente che inserisce la misura del tutoraggio riempendo tutti gli altri punti 21.1; 21.2 (commi b e c); 21.3 e 21.4 otterrà, se non il rimborso, almeno il punteggio relativo?”.
Modelli di rendicontazione. “Richiediamo di avere modelli chiari e esaustivi delle regole di gestione e rendicontazione delle misure aggiuntive per gli anni 2021 e 2022, al fine di poter definire budget di spesa sulle prossime progettazioni con maggiore accortezza sulle modalità, tempi ed entità dei rendiconti. Una domanda per tutte: nel caso in cui uno o più operatori volontari abbiano effettuato solo una parte del percorso di tutoraggio, quanto e come si potrà rendicontare in termini economici?”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)