“Ucraina in carrozza”: l'aiuto di chi ha una disabilità per chi ha una disabilità
L’associazione “Pepitosa in carrozza” attiva la campagna di raccolta fondi per sostenere la “Casa della misericordia”, gestita dalla fondazione Don Gnocchi, che si occupa di bambini e adolescenti con disabilità nell’Ucraina occidentale
"Non possiamo rimanere indifferenti davanti allo scempio civile che sta accadendo in Ucraina: pensiamo a tutte le persone con disabilità che non riescono a scappare e che nessuno nemmeno cerca o nomina. Attraverso la nostra Associazione aiuteremo il progetto della Fondazione Don Gnocchi e sosterremo la vita delle persone ospiti della Casa della Misericordia. Riusciremo a fare qualcosa di concreto per una realtà che si occupa di disabilità e che ora sta vivendo sotto le bombe": così Valentina Tomirotti, presidente dell'associazione "Pepitosa in carrozza”, lancia la campagna “Ucraina in carrozza”, per sostenere con una raccolta fondi, la “Casa della Misericordia”, gestita dal 2018 dalla Fondazione Don Gnocchi:
La Casa, che si trova in un vecchio hangar militare, nella città di Chortkiv nel sud-ovest dell’Ucraina, accoglie solitamente circa 90 minori con disabilità prevalentemente intellettiva o che soffrono di patologie come rachitismo, disturbi dello spettro autistico, sindrome di Down, paralisi cerebrali infantili, ritardi nello sviluppo psico-fisico, disabilità mentale. L’impegno è sia in forma residenziale sia in trattamento ambulatoriale diurno. Oltre ad essere l’unica struttura nella regione per la presa in carico della disabilità in età evolutiva, la Casa è un centro di riferimento per una comunità piagata da alcolismo, violenza familiare e povertà estrema. Come abbiamo raccontato su queste pagine, con il conflitto bellico, non tutti gli ospiti riescono o possono scappare, molti non sono trasportabili. Ad oggi sono rimaste tre persone dello staff, 30 minori residenti e 40 adulti con bambini. Le scorte d’acqua sono poche, i negozi chiusi o senza rifornimenti, code lunghissime alla farmacie.
Con i soldi che saranno raccolti,la Fondazione Don Gnocchi potrà acquistare, in particolare,omogenizzati, kit igenici tra cui pannolini e coperte pulite, pile e torce, oltre a viveri, acqua potabile e medicinali d' urgenza.
“La guerra oltre ad essere brutta, è discriminatoria nell'atto di salvezza, soprattutto per questioni di barriere architettoniche – spiega Tomirotti - e quindi le persone con disabilità fanno ancora più fatica ad essere protetti. In Ucraina si parla di circa 2 milioni e 700 mila persone con disabilità, tantissime istituzionalizzate che non potranno accedere a rifugi inaccessibili, moriranno o saranno abbandonate alla fortuna. Per questo il nostro sostegno assume un grande valore di salvezza concreta per queste persone”.