Un ispettore alla ricerca della fonte perduta. Nei tre episodi del collettivo Grimaldi Bros. contro i falsi miti della modernità

Il messaggio della trilogia è che il vero senso della vita sta anche e soprattutto nel riconoscimento delle nostre debolezze e nella loro accettazione

Un ispettore alla ricerca della fonte perduta. Nei tre episodi del collettivo Grimaldi Bros. contro i falsi miti della modernità

Un collettivo familiare (la narrativa italiana conosce diversi esempi di collettivi, a partire da Luther Blisset) iniziato da un sacerdote, il francescano Emidio Alessandrini, che aveva intuito come il poliziesco e il noir potessero divenire veicolo di speranza e di fede, e poi allargato al nipote Valerio Grimaldi e ad altri giovani componenti la famiglia Alessandrini-Grimaldi.

Da qui è nata la saga dell’ispettore Bibula, per ora rappresentata da tre romanzi siglati dal collettivo Grimaldi Bros. e auto-editi attraverso Amazon. Forse un poliziotto che lotta contro il male aiutato da frati francescani  tra tentazioni diaboliche, spettri di antiche nobildonne che desiderano essere riabilitate dalle accuse di stregoneria, e vera e propria stregoneria new age, non potevano interessare un’editoria mainstream concentrata su più laiche indagini, ma fatto sta che i tre episodi che sotto l’egida di Ispettore Bibula 1, 2, 3 recano i titoli di L’arcano metropolitanoSotto l’asfalto l’abissoTra le nebbie del tempo sono divenuti i simboli di un diverso modo di intendere il racconto poliziesco e la serializzazione dei personaggi.

Paolo Bibula si trova a combattere contro il male, dunque, ma non da solo. Accanto a lui troviamo il fidato e geniale agente Pisciotta, e poi Marianna, una esperta di etnobotanica e di piante psicotrope che possono indurre a stati alterati della coscienza, la figlia di questa, Isabella, di nove anni, che dopo aver ingerito per sbaglio dei funghi “ponte”, cioè allucinogeni, sviluppa la capacità di viaggiare nel passato, padre Atanasio e padre Riccardo, entrambi frati francescani, che riescono a svelare gli inganni di certo esoterismo deviato nel primo episodio, “L’arcano metropolitano”.

Ma non solo magia e new age, perché Paolo Bibula e i suoi amici si troveranno nel secondo episodio, “Sotto l’asfalto l’abisso” a fare i conti con antichi miti, latini, greci, etruschi e persino egizi, che qualche malcapitato tenta di usare a proprio vantaggio scatenando il male contro il quale combatterà soprattutto padre Riccardo, in grado non solo di sconfiggere l’emergere del demoniaco, ma di ricondurre, attraverso la comprensione e il perdono, molti antagonisti alla fede.

La politica internazionale fa capolino nel terzo volume, “Tra le nebbie del tempo”, che si svolge tra gli attacchi incrociati dei servizi segreti cinesi, della mafia russa e di quella americana, dei Narcos, della massoneria deviata, con un occhio anche ai misteri della Praga di fine ‘500. Ma non esclusivamente azione, perché Bellezza Orsini, accusata di stregoneria e morta apparentemente suicida nel ‘500, troverà finalmente la pace e il riscatto tanto agognati grazie a padre Atanasio. Uno degli episodi più struggenti di questo terzo capitolo delle avventure dell’ispettore Bibula è proprio la rivelazione della infinita potenza dell’amore come memoria umana di quello divino: “Scegli l’amore -dice il frate francescano a Isabella Orsini- scegli questa meravigliosa debolezza”.

Questo è il messaggio della trilogia del collettivo familiare Grimaldi Bros.: il vero senso della vita sta anche e soprattutto nel riconoscimento delle nostre debolezze e nella loro accettazione, e l’amore -che vince contro ogni avversità, si chiami stregoneria o odio- è l’unica strada per arrivare alla soluzione dell’enigma che si nasconde dietro le apparenze. E ci fa riconoscere la Fonte.

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Fonte: Sir