Vicenza. In ospedale con il tablet, per un video-interpretariato a supporto delle persone sorde

A Vicenza un nuovo servizio di interpretariato istantaneo per persone sorde o che non conoscono la lingua italiana. Ad attivarlo è l’Ulss 7 Pedemontana, che punta a dare accesso a tutti i servizi, i reparti senza dover essere vincolati alla presenza di un parente che conosca la lingua dei segni. Servizio ampliato anche alle lingue straniere

Vicenza. In ospedale con il tablet, per un video-interpretariato a supporto delle persone sorde

VICENZA - A Vicenza un nuovo servizio di interpretariato istantaneo per persone sorde o che non conoscono la lingua italiana. Ad attivarlo è l’Ulss 7 Pedemontana, che punta così a dare accesso senza barriere a tutte le strutture, i servizi, i reparti, senza dover essere sempre vincolati alla presenza di un parente che conosce la lingua dei segni e che quindi possa fare da tramite.

“Le nuove tecnologie, tramite l’utilizzo di tablet, ci consentono di poter attivare una forma di video interpretariato con risposta immediata – fa sapere la dottoressa Lucia Alfano, referente per l’attivazione del progetto di video interpretariato -. Per attuare il servizio è stata scelta la Visit, startup dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Quando abbiamo capito il funzionamento e le potenzialità di questo servizio abbiamo deciso di ampliare l’offerta anche per ciò che concerne le lingue straniere, per raggiungere un’ulteriore fetta d'utenza”.

Il video interpretariato in lingua dei segni è attivo istantaneamente, alla partenza della chiamata si troverà subito dall’altra parte un operatore (disponibile dalle ore 8 alle ore 18), mentre per il video interpretariato dedicato all’utenza straniera sarà necessario dare un preavviso al servizio di almeno 24h.

“Si tratta di un’utilità a 360 gradi: può essere lo strumento che serve al medico per relazionarsi con il paziente, ma anche utile allo sportello per le pratiche amministrative – prosegue la referente dell’attivazione del progetto - . È rivolto a tutti i reparti ospedalieri, a tutti i servizi e in tutti i momenti in cui può accadere che l’utente acceda all’azienda sanitaria”.

La ditta incaricata si impegnerà inoltre a fare un corso di un’ora e mezza a tutti i coordinatori che poi formeranno a loro volta i propri operatori in modo da avere personale che sia preparato sia da un punto di vista tecnico nell’uso del tablet e del programma, ma anche cogliendo l’occasione per fare un po’ di formazione sulla comunicazione con l’utenza sorda, capendone le specifiche necessità –conclude la dottoressa Alfano -. In questi giorni sono stati distribuiti già una quarantina di tablet nei vari punti strategici dell’azienda sanitaria e  garantiamo la piena attività del servizio per il mese di marzo”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)