Volontariato, lanciata la campagna per la candidatura a bene immateriale Unesco

Presentato a Padova, nel corso del Festival Solidaria, il brand della campagna internazionale curata da Paolo Iabichino. Da Emanuele Alecci, presidente del Csv di Padova e Rovigo, un appello al governo: “Dichiari il 2022 come anno del volontariato”

Volontariato, lanciata la campagna per la candidatura a bene immateriale Unesco

“Il volontariato, ogni giorno di più, afferma la sua centralità nella vita democratica del Paese. Questa mattina lo abbiamo compreso dalle parole del vicepresidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato e lo abbiamo affermato nella giornata di ieri che ha permesso di illustrare la strada lunga che il volontariato ha compiuto nel ventesimo e ventunesimo secolo in Italia. Ma non basta”, dichiara Emanuele Alecci, presidente di Padova Capitale europea del volontariato, del Csv di Padova e Rovigo e del comitato promotore per il riconoscimento del volontariato a bene immateriale Unesco in occasione del convegno nazionale “Patrimonio Volontariato” promosso da Padova Capitale europea del volontariato e Vita per rilanciare la candidatura Unesco.

“È giunto il momento che il volontariato non venga vissuto solo come la buona riserva della Repubblica quando lo Stato non è in grado di portare a termine i suoi compiti - ha aggiunto Alecci -. È necessario che si diffonda sempre più, all’interno delle Istituzioni, quella consapevolezza rispetto alla preziosità e unicità del volontariato ben chiara al Presidente Mattarella. Per questo, a conclusione di questa due giorni, chiediamo che il governo dichiari il prossimo anno, 2022, “anno del volontariato”. Lo chiediamo perché sono passati più di vent’anni dalla celebrazione mondiale, dieci da quella europea ed è quindi tempo per dedicare un intero anno nazionale al nostro volontariato. Altri stati europei stanno dedicando il 2022, anno della rinascita, al volontariato. È importante riavviare quel cammino di sensibilizzazione e consapevolezza della società italiana rispetto a un tema così nevralgico legato alla convivenza sociale”.
Nel corso della mattinata è stata presentata la Campagna internazionale di promozione della candidatura del volontariato a bene immateriale Unesco curata da Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario, direttore creativo e fondatore dell’Osservatorio Civic Brands con Ipsos Italia. Il brand creato da Iabichino per la campagna è: YOUMANITY.  “Perché? Con YOUMANITY è il volontario che diventa patrimonio dell’umanità, spiegano i promotori. Come illustrato da Iabichino “si sposta il focus dal volontariato e dalle associazioni che aderiscono alla campagna, per raccontare storie di persone. Saranno loro i protagonisti della piattaforma digitale che introdurrà la campagna. YOUMANITY è un neologismo di comprensione universale, la crasi felice dell’incontro tra azione individuale e bene comune. Ha l’ambizione di definire un nuovo registro di comunicazione per chiunque si occupi di volontariato, affinché il proprio impegno venga vissuto come una vera e propria militanza civica al servizio della collettività. YOUMANITY è il brand che firma una campagna multisoggetto che vuole sensibilizzare sulla necessità di sposare una causa urgente e necessaria come il riconoscimento dell’Unesco a Patrimonio immateriale dell’Umanità. Una causa che vede come protagonisti i volontari e le volontarie, con raccolte di storie virtuose ed esempi che servano ad ispirare altre persone”.  La campagna prevede inoltre una piattaforma di comunicazione digitale dove verranno raccolte tutte le adesioni all’iniziativa, insieme ai racconti delle tantissime storie di volontariato presenti in Italia e all’estero.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)