La crisi climatica colpisce i bambini

Oltre mezzo miliardo di bambini (503 milioni secondo le stime) vivono in zone ad altissimo rischio di inondazioni a causa di eventi meteorologici estremi. 160 milioni di bambini vivono in zone con alti livelli di siccità ed entro il 2040 un bambino su 4 vivrà in zone di estremo stress idrico. 300 milioni di bambini respirano aria tossica - fra loro, 17 milioni di neonati. È la denuncia dell'Unicef alla Conferenza ONU sui cambiamenti climatici COP25, in corso in questi giorni a Madrid. Inoltre il nuovo rapporto Unicef/serie Child Alert "Children Uprooted in the Caribbean: How stronger hurricanes linked to a changing climate are driving child displacement", sottolinea che circa 761 mila bambini sono sfollati internamente a causa delle tempeste nei Caraibi tra il 2014 e il 2018 - il periodo di cinque anni più caldo mai registrato. Si tratta di un aumento di quasi 600 mila bambini, rispetto ai 175 mila minori sfollati nel quinquennio precedente, dal 2009 al 2013.

La crisi climatica colpisce i bambini
«Questo rapporto ricorda con forza che la crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini- ha detto il Direttore generale dell'Unicef Henrietta Fore- I bambini dei paesi soggetti a tempeste e inondazioni nel mondo, sono tra i più vulnerabili, perché le loro vite e i loro diritti potrebbero essere colpiti. Stanno già sentendo gli effetti del cambiamento climatico, quindi i governi e la comunità internazionale dovrebbero agire ora per mitigarne le conseguenze più devastanti». Il rapporto osserva che la causa principale...