Accordo a tre per i terreni confiscati alle mafie

Si rafforza la cooperazione per perseguire gli obiettivi di conservazione del valore e restituzione alla collettività dei patrimoni confiscati alla criminalità organizzata connessi, in diversi modi, con l’imprenditoria agro alimentare e con il “valore territorio”. Oggi il 30 per cento dei patrimoni immobiliari confiscati è costituito da terreni.

Accordo a tre per i terreni confiscati alle mafie

Valorizzare i terreni agricoli confiscati alla criminalità, creare un’anagrafe digitale e georeferenziata dei terreni confiscati e combattere le truffe in materia di erogazioni in agricoltura. 
Sono questi i tre principali obiettivi del protocollo di cooperazione sottoscritto lo scorso febbraio presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) dall’Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), dal Mipaaf e dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea).
Una cooperazione istituzionale fondamentale per perseguire gli obiettivi di conservazione del valore e restituzione alla collettività dei patrimoni confiscati alla criminalità organizzata connessi, in diversi modi, con l’imprenditoria agro alimentare e con il “valore territorio”, considerando che il 30 per cento dei patrimoni immobiliari confiscati sono costituiti da terreni.

«L’intesa – spiega il prefetto Ennio Mario Sodano, direttore dell' Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – ha una portata strategica poiché consente di conoscere, e di conseguenza valorizzare, il patrimonio fondiario che in questi anni è stato soggetto a sequestro e confisca proprio grazie allo scambio dei dati. Si tratta, su base catastale, di 13.141 beni immobili confiscati e restituiti alla collettività; di questi il 29 per cento sono terreni (3.800 beni) che per il 90 per cento si trovano in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, regioni con storici insediamenti della criminalità organizzata. Ma ci sono aziende di rilievo in Toscana e aree ad alto valore fondiario al Nord».

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Parole chiave: beni confiscati (17), mafia (91), criminalità (14), agricoltura (47)
Fonte: Comunicato stampa