Camorra. Coinvolge anche Padova il blitz della Polizia di Napoli contro il clan Mazzarella

Dimorava da settimane nel padovano uno degli oltre venti arrestati coinvolti nel blitz anticamorra della Polizia di Napoli che ha portato all’arresto di oltre venti indagati ritenuti affiliati al clan camorristico Mazzarella.  Imponevano il pizzo agli ambulanti del mercato del centro storico di Napoli.

Camorra. Coinvolge anche Padova il blitz della Polizia di Napoli contro il clan Mazzarella

Sono stati gli agenti della Catturandi della Squadra Mobile di Padova a procedere all’arresto di uno degli oltre venti indagati ritenuti affiliati al clan camorristico Mazzarella per i quali il gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea ha disposto ieri la custodia cautelare in carcere.

Venticinque soggetti, fra cui anche elementi di spicco e gregari del clan rivale della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, operante nelle zone di Forcella e Maddalena nella citta' di Napoli, autori di numerosi episodi estorsivi e di detenzione e porto di arma da sparo.

La vita in Veneto del 45enne originario di Nola

Dopo aver ricevuto alcune indicazioni dai colleghi partenopei circa la possibile presenza del 45enne originario di Nola fra le province di Vicenza, dove avrebbe svolto l'attività lavorativa all'interno di cantieri edili, e di Padova, dove presumibilmente aveva invece trovato alloggio presso un B&B nella zona di Vo’ Euganeo, i poliziotti della Catturandi della Squadra Mobile patavina hanno avviato da subito le ricerche, e pur a fronte dell’assenza di dati certi circa l’effettiva presenza del catturando in qualcuna delle strutture ricettive del territorio, lo hanno in ultimo rintracciato nel territorio di Vo’.

i poliziotti si sono portati sin dall’alba di ieri, 5 dicembre, e nel corso della mattinata, una volta individuato un mezzo riconducibile alla ditta presso la quale si sapeva che l'uomo svolgeva attività (in provincia di Vicenza), parcheggiato nei pressi di un bar, riuscivano a rintracciare il soggetto proprio all’interno dell’esercizio pubblico, intento a fare colazione ed ancora ignaro dell’operazione di Polizia che in quelle ore era stata già avviata a Napoli nei confronti dei suoi sodali. Una volta catturato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Padova.

Droga e estorsione. Due i business del clan Mazzarella a Napoli

I provvedimenti restrittivi emessi dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, riguardano reati che vanno dall'associazione a delinquere di stampo mafioso, all'estorsione e alla detenzione di armi.
Due i business del clan Mazzarella: la droga e le estorsioni. Il pizzo era imposto a tappeto agli ambulanti regolari dei mercatini a ridosso di piazza Mancini, quello della Maddalena o la Duchesca, famoso per essere quello del falso, e chi non pagava veniva selvaggiamente picchiato.

A fronte di duecento bancarelle sottoposte al pizzo presenti nel notissimo mercato della Maddalena solo un commerciante (straniero) ha denunciato.

Tra gli arresti c'è anche Antonella Virenti, 64 anni, madre del boss Michele Mazzarella, il figlio del capoclan Vincenzo, boss al 41 bis. La donna era in grado di gestire gli affari in nome e per conto anche dei boss, in carcere o latitanti. Antonella Virenti è suocera di Marianna Giuliano, a sua volta figlia del boss pentito Luigi Giuliano.

Documentate dalla Polizia una serie di stese (raid) con colpi d'arma da fuoco sparati all'impazzata tra le vie del quartiere napoletano, messe a segno per affermare il proprio predominio nell'ambito di fibrillazioni con clan rivali.

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Fonte: Comunicato stampa