Tangenti Mose. Pignorati dalla Corte dei conti beni per 1,2 milioni di euro

La Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per il Veneto, con la collaborazione del Comando provinciale della Guardia di finanza di Venezia, ha ottenuto dalla locale Sezione giurisdizionale il pignoramento di beni e disponibilità per un ammontare di oltre 1,2 milioni di euro – tra denaro liquido, quote societarie, crediti presso terzi e quote di pensione – nei confronti di un ex presidente del Consorzio Venezia nuova, condannato per il danno erariale arrecato al Provveditorato interregionale delle opere pubbliche per il Triveneto connesso al sistema di tangenti erogate a 8 pubblici ufficiali implicati.

Tangenti Mose. Pignorati dalla Corte dei conti beni per 1,2 milioni di euro
Parallelamente, è stato instaurata dalla stessa Procura contabile un’azione revocatoria su altri beni già di proprietà dei soggetti coinvolti ed alienati nel quinquennio antecedente alla condanna erariale, per un valore di circa 2,5 milioni di euro.I provvedimenti costituiscono l’ultimo atto delle azioni di responsabilità per danno erariale promosse dalla Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per il Veneto in relazione alle indagini penali concernenti la realizzazione del Mose, che...