Pilar Fogliati fa il bis a Natale. Su Netflix dal 7 dicembre la seconda stagione di “Odio il Natale"

La miniserie targata Lux Vide ispirata alla commedia sentimentale norvegese “Natale con uno sconosciuto”

Pilar Fogliati fa il bis a Natale. Su Netflix dal 7 dicembre la seconda stagione di “Odio il Natale"

One Woman Show. Un anno d’oro per l’attrice Pilar Fogliati. Nel 2022 ha partecipato alla commedia campione di incassi “Corro da te” di Riccardo Milani e ha poi messo a segno due serie che hanno trovato una buona popolarità: in casa Rai la prima stagione del medical drama-romance “Cuori” e sulla piattaforma Netflix la prima stagione di “Odio il Natale”, adattamento della fortunata serie norvegese “Natale con uno sconosciuto” (“Hjem til jul”, 2019-20). Nel 2023 la Fogliati ha esordito al cinema come regista, firmando e interpretando la rom-com satirica “Romantiche”; nell’autunno poi ha raccolto i frutti delle seconde stagioni di “Cuori” e dal 7 dicembre di “Odio il Natale”. Abbiamo visto la serie Netflix in anteprima.

Cuori in tempesta. Chioggia, dicembre. Ritroviamo l’infermiera Gianna (Fogliati), non più sola ma fidanzata con il collega ospedaliero Umberto (Glen Blackhall). Tutto sembra girare per il verso giusto, finché un terremoto non si abbatte sulla sua vita: i genitori non vogliono festeggiare il Natale perché hanno deciso di separarsi; stessa sorte per la sorella Margherita (Fiorenza Pieri) e per l’amica di sempre Titti (Beatrice Arnera). Nel frattempo, Gianna fa la conoscenza dei nuovi vicini di casa, Filippo (Pierpaolo Spollon), vedovo con la figlia adolescente Monica (Chiara Bono).

Pros&Cons. Forte dei consensi raccolti nel 2022, arriva esattamente un anno dopo la seconda stagione di “Odio il Natale”, una collaborazione tra Lux Vide e Netflix. La produzione è sempre targata Luca e Matilde Bernabei, mentre la Head Writer si conferma Elena Bucaccio; a firmare la sceneggiatura, i sei nuovi episodi, insieme alla Bucaccio sono Costanza Cerasi, Chiara Villa e Silvia Leuzzi. La struttura del racconto si mantiene saldamente su un binario multi-genere, dove la componente principale è la commedia; accanto a tale linea, che omaggia la tradizione hollywoodiana della “screwball comedy”, figurano dinamiche romance, le (dis)avventure di Gianna e degli altri comprimari, ma anche inserti da medical drama con i casi ospedalieri che riguardano Stella (Jenny De Nucci) ed Elio (Fortunato Cerlino): la prima è una giovane donna che deve fronteggiare il ripresentarsi di un tumore e il secondo un professore con i primi segnali di Alzheimer. E se la proposta appare composita, stratificata, a ben vedere le questioni di cuore di Gianna restano il filo rosso. Tutto ruota attorno a lei. E la Fogliati è brava nel fare da perno al racconto, tratteggiando la protagonista come un’odierna eroina romantica e al contempo come una goffa pasticciona alla Bridget Jones. L’attrice arricchisce il personaggio di note brillanti e pennellate emotive convincenti. L’andamento narrativo è fin troppo lineare e prevedibile, senza particolari colpi di scena, ma nell’insieme la proposta si qualifica come positiva, brillante e di senso: è sì un racconto di evasione, leggero, ma lontano dalla banalità. Miniserie consigliabile, brillante, per dibattiti.

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Fonte: Sir